“Per riscaldare una serra di ortaggi, frutta o fiori di 2000 metri quadri in una zona temperata come l’agro salernitano si consumano ogni notte 400 litri di gasolio. Se si tiene conto il rincaro del prezzo di oltre il 50% in due anni, sommando gli aumenti dei costi industriali, dell’accisa, dell’iva e aggiungendo a ciò la riduzione complessiva delle agevolazioni e l’escalation continua di rialzi di questi giorni, si può comprendere come ci si trovi in una situazione insostenibile che rischia di mettere fuori mercato molte aziende agricole”. Lo sottolinea il componente di Giunta e presidente della Federazione di Prodotto dell’Orticoltura della Confagricoltura Giandomenico Consalvo. “E’ in atto una guerra tra poveri con gli autotrasportatori che vorrebbero scaricare i rincari del carburante sulle aziende agricole, che rischiano così di fare da imbuto delle maggiorazioni. Questo – commenta Consalvo – non è più caro-carburanti ma follia-carburanti”.
Prezzi – “I prezzi all’origine degli ortaggi, della frutta, dei fiori praticamente sono rimasti invariati e gli ordini invece sono calati sino al 20%. Il settore agricolo e la logistica stanno subendo i contraccolpi di una situazione non equilibrata nelle filiere e stanno pagando il conto salato del caro-carburanti per produrre e portare i prodotti orticoli, frutticoli e floricoli nelle case degli Italiani”.