La vendemmia 2011 entra nella top ten delle annate migliori per l’Amarone, paragonabile, per tipologia qualitativa e robustezza, a quelle del 1988 e 1997. Lo dicono le Famiglie dell’Amarone, l’associazione che riunisce dodici famiglie storiche della Valpolicella (Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi Agricola, Musella, Nicolis, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini, Zenato), al termine della pigiatura delle uve. Eventi fenologici e climatici ottimali, sia durante la fase di maturazione che di appassimento delle uve, (inverno piovoso, estate calda con escursione termica giorno notte, autunno caldo e secco), si sono tradotti per il vino in contenuti zuccherini importanti e in un buon apporto di acidità. La conferma che il 2011 sarà ricordato come una delle annate migliori arriva al termine della pigiatura ultimata dai produttori in questi giorni: il vino, come confermano le Famiglie dell’Amarone, si presenta ricco di profumi molto fruttati, con un giusto equilibrio tra acidità e struttura. “L’annata 2011 si preannuncia interessante- dice Lorenzo Begali- visto l’andamento meteorologico molto favorevole che ha permesso la giusta quantità di produzione di uva in vigna con grappoli per lo più di medie dimensioni e con buccia molto spessa, adatta al successivo periodo di appassimento”. “Ci aspettiamo dunque un grande Amarone – dice Carlo Speri- dotato di buona espressione aromatica ed alcolica molto equilibrato per corpo e acidità che ne garantirà una notevole longevità”. Per Riccardo Tedeschi: “Il 2011 è sicuramente una grande annata che ha prodotto vini molto complessi in fatto di struttura, mineralità e aromi”. Grande attesa per Vinitaly 2012 dove martedì 27 marzo le dodici Famiglie dell’Amarone celebrano il mito della Valpolicella con una degustazione storica: ‘80-‘90-‘2000 Trent’anni di Amarone.