Esenzione Imu per stalle e pollai. Rossi (Toscana) scrive al ministro

Stalle,  fienili, cantine, pollai, rimesse per attrezzi: anche i classici “fabbricati strumentali” dell’agricoltura pagheranno la nuova Imu, ossia la tassa sugli immobili che succede alla vecchia Ici, secondo il cosidetto “decreto Salvaitalia” del Governo. Le conseguenze per l’agricoltura, in particolare per quella Toscana, caratterizzata da piccole aziende, rischiano di rivelarsi disastrose. Questo il senso dell’allarme lanciato dai presidenti di Cia Toscana (Giordano Pascucci), Coldiretti Toscana (Tullio Marcelli), Confagricoltura Toscana (Giuseppe Bicocchi), che stamani in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze hanno incontrato il presidente della Regione, Enrico Rossi e l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori.

La lettera di Rossi – Il presidente  della Regione Toscana ha raccolto l’allarme e annunciato che scriverà in proposito al Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania, e al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. “Crediamo – ha detto Rossi – che sia giusto, in un momento come questo, che ciascuno dia il suo contributo per fare uscire l’Italia dalla crisi. Pertanto l’Imu va pagata anche sulle case, i terreni  e i fabbricati destinati all’agriturismo. Ci pare però che sia sbagliato e punitivo far pagare l’Imu sui cosidetti fabbricati strumentali, come i fienili, le rimesse, le cantine, le stalle e perfino i pollai (in muratura ndr). Questo – ha sottolineato il presidente della Regione – significa colpire al cuore l’attività produttiva agricola, peraltro senza tenere conto del valore dell’agricoltura come presidio dell’ambiente e del paesaggio e come fattore attrattivo del turismo". La lettera che partirà dunque a firma Enrico Rossi all’indirizzo del Ministro Catania e del presidente Errani sottolineerà queste cose e chiederà di modificare il “decreto Salvaitalia”, facendo salvi  i fabbricati strumentali. Ma a quanto ammonterebbe la nuova Imu per questi fabbricati? Secondo i calcoli che sono stati riferiti stamani, a titolo esemplificativo, un’azienda agricola che avesse 11 ettari a seminativi cerealicoli, 6 ettari a vigna,  3 ettari a oliveto e pascoli per 30 capi di bestiame, pagherebbe 400-500 euro per il magazzino, oltre 1600 euro per la cantina, circa 750 euro per la rimessa dei trattori, 900 euro per la stalla.

 

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