Gli interventi normativi a favore del sistema agroalimentare italiano puntano al rilancio degli investimenti nel comparto e ad una maggiore solidità finanziaria delle aziende agroalimentari, sono ispirati a criteri di trasparenza nei rapporti di filiera, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa.
Le principali misure contenute nel pacchetto sono:
1. Disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari –Per una maggiore trasparenza dei rapporti all’interno della filiera, viene previsto l’obbligo della forma scritta per i contratti di cessione di beni agricoli e alimentari, vengono vietati i comportamenti sleali e si interviene sui termini di pagamento per le cessioni di prodotti agricoli alimentari (60 giorni per gli alimenti non deperibili, 30 giorni per quelli deperibili). La norma individua anche un regime sanzionatorio, con sanzioni amministrative fino a 500.000 euro.
2. “Contratti di filiera” – La norma consente di rilanciare gli investimenti nel settore agroalimentare attraverso la riattivazione dei contratti di filiera, con l’attivazione di 250-300 milioni di euro nei prossimi tre anni per la conclusione di tali contratti, che saranno promossi dal Mipaaf di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico.
3. Fondo credito – La norma prevede misure di sostegno per l’accesso al credito in attuazione di una specifica decisione comunitaria che istituisce il “Fondo credito”. L’obiettivo è agevolare le imprese ad accedere a finanziamenti bancari, per contrastare la carenza di liquidità e consentire la realizzazione di investimenti cofinanziati da risorse comunitarie, in particolare quelli dei Programmi di sviluppo rurale.
4. Impianti fotovoltaici in ambito agricolo – La norma vieta l’accesso al sistema degli incentivi statali per gli impianti fotovoltaici con moduli collocati su terreni agricoli, facendo salve le autorizzazioni in corso. Al contempo vengono innalzati gli incentivi per gli impianti fotovoltaici costruiti sulle serre, che vengono equiparati a quelli realizzati su edifici.
5. Dismissione di terreni demaniali agricoli e a vocazione agricola – La norma riscrive le regole già poste dalla legge di stabilità per la dismissione dei terreni in questione, nel senso di abbassare la soglia del consentito ricorso alla trattava privata (le dismissioni dovranno essere effettuare mediante asta pubblica per terreni di valore pari o superiore a 100.000 euro), prevedere un significativo lasso di tempo (20 anni) per la conservazione della destinazione agricola dei terreni, stabilire una prelazione per i giovani imprenditori agricoli nelle procedure di alienazione ed, infine, rendere periodica con cadenza annuale l’operazione di individuazione dei terreni, attraverso decreto del Mipaaf di concerto con il Ministero dell’Economia.
6. Convenzioni per lo sviluppo della filiera della pesca – La norma abilita il MIPAAF a stipulare convenzioni con le Associazioni di categoria a sostegno della produttività del settore, utilizzando risorse già disponibili e quantificabili in circa 6 milioni di euro. Si tratta di un intervento a sostegno di un settore in particolare crisi e che ha l’obiettivo di stimolare la nascita di nuove imprese, a garantire assistenza tecnica agli operatori del settore e facilitare l’accesso al credito degli stessi.