Il pane toscano punta alla Dop facendo leva sui suoi tre soli ingredienti, lievito madre, farina di grano tenero e acqua. Il prossimo 8 febbraio a Firenze, in occasione della riunione di pubblico accertamento nell’Aula Magna dell’Università di Firenze sarà data lettura della proposta di disciplinare per la richiesta della Dop.
Il disciplinare Il disciplinare proposto per la produzione del “Pane toscano Dop” ripercorre le sapienti fasi di una lavorazione antica che, tramandata nei secoli, tutt’oggi regala un pane ricco di sapore e profumo con la crosta croccante e la mollica ben alveolata, che ben si accompagna alla saporita cucina toscana e dà vita ai suoi piatti più noti come la ribollita o la pappa al pomodoro.
La filiera Tutti gli operatori della filiera del pane, dal coltivatore di grano al mugnaio al panettiere, sono coinvolti nel progetto di disciplinare che verrà letto per valutare e condividere un percorso ancora non concluso. Dopo la lettura, il disciplinare verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana per portarlo a conoscenza di tutti gli operatori nazionali e, successivamente, sarà inviato a Bruxelles per l’ultima fase comunitaria dell’iter burocratico ed entrare a far parte come Dop tra gli oltre 1000 prodotti tipici, vanto dell’intera Europa.