Continua l’impegno concreto della Regione Piemonte nel portare all’attenzione del Ministero le gravose conseguenze alle quali inevitabilmente si giungerà se non si provvede celermente ad una drastica modifica del sistema tassazione IMU nei confronti delle aziende agricole. Ieri la Conferenza delle Regioni, a Roma, ha approvato un ordine del giorno attraverso il quale si inoltrano al Governo tre decise forti istanze: riduzione drastica dell’Imu, se non è attuabile l’esenzione totale, per i fabbricati rurali ad uso strumentale; rivedere il meccanismo di calcolo relativo ai terreni condotti dagli agricoltori; immediata apertura di un tavolo Governo-Regioni con il fine di individuare alternative all’applicazione dell’Imu.
Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto – “La Regione Piemonte, mediante l’attività dell’Assessorato all’Agricoltura, prosegue in tutte le sedi competenti il suo percorso di contrarietà all’attuale sistema di tassazione imposto alle aziende agricole: cerchiamo di essere propositivi, l’opposizione fine a se stessa è sterile, ma in questa direzione non si può continuare, pena la moria del comparto. L’attuale situazione è sotto gli occhi di tutti: il settore rurale è stato privato, senza preavviso, del regime di fiscalità speciale fino ad oggi riconosciuto e gli strumenti di lavoro sono stati appaiati senza distinguo ai beni patrimoniali. Stiamo agendo con determinazione su tutti i fronti possibili per garantire il futuro a un settore attualmente spremuto fino all’ultima goccia; ci appelliamo direttamente al Ministro il quale deve rivedere a tutti i costi le imposizioni di un Governo che fino ad oggi non ha solo voltato le spalle all’agricoltura, ma ha messo in atto provvedimenti che penalizzano irreversibilmente il sistema agricolo piemontese .”