“L’approvazione da parte del Parlamento europeo del ‘pacchetto latte’ rappresenta un risultato molto importante e atteso dal nostro Paese, soprattutto alla luce della crisi che aveva colpito il settore lattiero-caseario nel 2009. L’esito di oggi è stato ottenuto anche grazie al prezioso lavoro degli uffici del Ministero delle politiche agricole, al contributo dato da tutta la filiera italiana e al ruolo chiave svolto dal Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Questo risultato lascia ben sperare per i negoziati che sono attualmente in corso in Europa, a partire da quelli per la riforma della Politica agricola comune e del ‘pacchetto qualità’”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, commenta l’approvazione, da parte del Parlamento europeo del ‘pacchetto latte’, le cui misure permetteranno ai produttori del settore di accrescere il proprio potere contrattuale. La nuova normativa permette alle organizzazioni di produttori di negoziare il prezzo per il latte crudo per gli agricoltori che rappresentano, aiutandoli quindi a migliorare la propria posizione nella catena alimentare.
Programmazione produttiva – “Con l’approvazione del ‘pacchetto latte’ è stata inoltre introdotta la ‘programmazione produttiva’, una richiesta che è stata fortemente sostenuta dall’Italia. Anche questo costituisce – prosegue il Ministro Catania – un risultato fondamentale, soprattutto per le filiere dei formaggi a lunga stagionatura perché essi sono soggetti strutturalmente ad un andamento ciclico del mercato, con fenomeni speculativi sia nelle fasi di eccesso che di carenza di offerta rispetto alla domanda. Con le nuove norme della programmazione produttiva sarà possibile introdurre, nelle singole filiere, degli strumenti di regolazione volti a equilibrare il rapporto dell’offerta rispetto alla reale domanda, contribuendo così a uno sviluppo regolare del mercato e indirettamente alla stabilità dei redditi nella filiera”.
Soddisfazione per Sacchetto, assessore Piemonte – “L’approvazione del Pacchetto latte rappresenta indubbiamente una grande notizia per il Piemonte, dove il settore da sempre lavora con grandi risultati contraddistinti dall’eccellenza. Le novità sono molte e positive: dal punto di vista contrattuale vi sarà maggior potere da parte dei produttori mediante il coinvolgimento delle organizzazioni degli stessi, inoltre l’opportunità di poter programmare, sulla base di attente analisi del mercato e del suo andamento, la produzione dei formaggi dop, dunque riservando la giusta attenzione alle produzioni di qualità certificata. Insomma un complesso di nuove norme che permette di poter porre le basi per un rilancio vigoroso del settore caseario, un comparto in ripresa, ma che riporta ancora le conseguenze della crisi del 2009. Un buon punto di partenza per affrontare con la giusta determinazione gli anni immediatamente precedenti e successivi il termine del regime quote latte. In sostanza si darà la possibilità al mondo del latte di evolversi con metodi di autoregolamentazione delle produzioni in base alle tendenze di mercato per conseguire un efficace equilibrio tra domanda ed offerta sulla falsariga di ciò che avviene nel mondo del vino, con buon successo, da molti anni ”.