All’origine della ricerca che nasce come un progetto pilota multidisciplinare promosso dalla LILT, dal Capol e dall’Assessorato all’agricoltura della Provincia di Latina (che ha anche sostenuto finanziariamente l’iniziativa con una borsa di studio), l’individuazione del giusto equilibrio tra fattori nutraceutici e organolettici dell’olio extravergine di alta qualità. A nostro avviso – spiega il professor Eugenio Lendaro, autore degli studi insieme al dottor Andrea Coccia e al dottor Roberto Monticolo – tale progetto ha due punti di forza: il primo nasce dalla presenza di una varietà endemica di Olea europea, quella Itrana; il secondo dalla volontà di sviluppo dell’area collinare Lepini-Ausoni-Aurunci mediante la valorizzazione dei prodotti locali attraverso la collaborazione con le istituzioni universitarie del territorio Pontino.
Studio – Le informazioni raccolte in questo studio si collegano ad una politica agroalimentare da noi condivisa pienamente; infatti è importante valorizzare le caratteristiche peculiari dei singoli oli di alta qualità mediante un pannello “merceologico” più ampio che permetta una più corretta e innovativa modalità di etichettatura del prodotto. E’ chiaro che questo discorso non vuol svincolare i processi produttivi da norme e procedure ottimali per produrre un buon olio sia dal punto di vista organolettico che nutraceutico, ma solo preservare l’individualità. Ad esempio, i nostri dati, indicano come la concentrazione di oleuropeina nella miscela polifenolica dell’olio sia in stretta relazione con l’attività biologica di tale alimento. E’ noto che la concentrazione dell’oleuropeina varia non solo con il periodo di raccolta delle olive e il processo di produzione dell’olio, ma anche con il periodo di invecchiamento di quest’ultimo. Tale informazione potrebbe orientare il mercato verso il consumo di oli giovani artigianali collegati ai naturali cicli stagionali a scapito dei prodotti industriali senza età. Inoltre è stato rilevato come alcuni oli extravergini commerciali risultino esenti da alcuni processi naturali di invecchiamento o meglio di maturazione del prodotto, denunciando la presenza di stabilizzanti. Accanto a queste considerazioni collegate alla valorizzazione dei prodotti locali, il nostro lavoro ha confermato delle interessanti evidenze scientifiche. Ad esempio abbiamo confermato che esiste una diversa sensibilità all’azione antiproliferativa delle miscele polifenoliche che dipende principalmente dalla natura del sistema cellulare utilizzato. Sarà interessante capire i meccanismi biochimici che sono alla base di tali diversità; ad esempio comprendere se tali peculiarità derivino da una sorta di memoria biologica del tessuto da cui si è sviluppato la lesione tumorale.
Prospettive interessanti – Inoltre i dati raccolti aprono delle prospettive interessanti a livello delle potenzialità farmacologiche delle miscele polifenoliche e in particolare dell’oleuropeina. Abbiamo dimostrato, infatti,che l’attività antiproliferativa della miscela polifenolica è paragonabile a quella ottenuta dalla mitomicina, un antiblastico utilizzato nei protocolli clinici internazionali sul trattamento del carcinoma alla vescica. Inoltre, sempre dalle evidenze sperimentali raccolte sembra che il target biochimico di queste molecole sia principalmente la β-Tubulina. Poter confermare in maniera anequivoca tali dati, potrebbe chiarirne il meccanismo di azione ed unificare i risultati di molti lavori scientifici provenienti da diverse aree di ricerca, Es. patologie neurodegenerative, oncologiche etc.
Campagna 2010 – Da notare che gli studi sono stati fatti su campioni della campagna 2010 di oli extravergine di oliva della cultivar itrana, forniti dal CAPOL (Centro Assaggiatori produzioni Olivicole Latina) nel febbraio del 2011 in occasione della sesta edizione del concorso “L’Olio delle Colline”.
Agli oli finalisti, in accordo con il Dr. Alessandro Rossi della LILT ( Lega Italiana per la lotta contro i Tumori) di Latina e con il presidente del CAPOL Luigi Centauri, si è deciso di estendere le analisi merceologiche ad altri oli partecipanti alla stessa selezione per un totale di 31 campioni. Come controllo sono stati acquistati due oli commerciali.