IMU: dalla Camera una prima risposta positiva, ora tocca al Governo

Sì bipartisan alla Camera all’ordine del giorno che prevede l’impegno del Governo a “promuovere una revisione dell’Imu” per le aziende agricole. Un risultato che piace alla Cia Toscana.

Ora la palla passa al Governo – «La nostra mobilitazione – commenta Giordano Pascucci, presidente di Cia Toscana -, ha svegliato la politica; ringrazio gli agricoltori che da ogni parte della Toscana hanno voluto partecipare al sit in davanti a Montecitorio. Finalmente è giunta una prima positiva risposta sull’Imu da parte della Camera dei Deputati con l’approvazione di un ordine del giorno che impegna l’esecutivo a rivedere la nuova imposta in ambito agricolo. Ora tocca al Governo dar seguito con coerenza a questo impegno – prosegue il presidente di Cia Toscana -, rivedendo l’impostazione dell’Imu in agricoltura rendendola più equa e sostenibile, rimodulando i coefficienti di rivalutazione catastale per coltivatori diretti e iap, escludendo dall’applicazione i fabbricati rurali strumentali indispensabili per lo svolgimento delle attività  agricole. Noi proseguiremo con le nostre iniziative per dar voce e forza alle legittime aspettative e sollecitazioni degli agricoltori – conclude Pascucci -, dal Governo vogliamo risposte concrete e tempestive».
 
La mobilitazione a Roma – Si tratta di un primo risultato – afferma la Cia Toscana – che fa seguito alla manifestazione di protesta indetta nella giornata di ieri davanti a Montecitorio da Cia, Confagricoltura e Copagri. Una mobilitazione che ha portato a Roma agricoltori della Cia da tutta la Toscana, uniti per dire “no” a un’imposta iniqua e insostenibile che determinerà  un vero e proprio salasso per l’intero settore, mettendo a rischio la sopravvivenza di moltissime imprese. La decisione della Camera – conclude la Cia Toscana – è una dimostrazione della sensibilità  delle forze politiche presenti in Parlamento che, d’accordo con il mondo agricolo, auspicano che si riveda effettivamente il meccanismo dell’Imu prima che il provvedimento diventi legge.

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