Presentata oggi a Preugia la 44esima edizione di Agriumbria, la Mostra Nazionale dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione, che dal 30 marzo al 1° aprile 2012, apre i cancelli del quartiere fieristico di Bastia Umbra (Perugia) presentando il “tutto esaurito” degli spazi espositivi.
Ruolo interdisciplinare – Ancora una volta viene confermato il ruolo interdisciplinare e intersettoriale della manifestazione umbra che gli operatori agroindustriali e gli allevatori hanno eletto come “polo fieristico” che consente di verificare se esistono prospettive, e quali, che abbiano una loro credibilità di attuazione sul piano operativo, tenendo nella dovuta attenzione le linee politico – economiche che si stanno delineando con la riforma della PAC 2014-2020.
Il presidente Bogliari – La formula fieristica di Agriumbria – fa presente il Presidente di Umbriafiere SpA, Lazzaro Bogliari – offre agli operatori economici, ai tecnici e, non ultimo, al numeroso pubblico di visitatori, un quadro completo e organico di soluzioni di elevata innovazione che consentono scelte idonee per la gestione di imprese agricole e agroalimentari che, indipendentemente dalla loro dimensione strutturale, svolgono un’attività multifunzionale, con una ricaduta economica, sociale e ambientale sul territorio. L’attuale recessione, dovuta anche alla stretta creditizia – precisa Bogliari – rappresenta un punto critico dell’intero sistema agroalimentare che richiede, invece, nuovi investimenti finanziari per trasferire innovazioni tecniche nei processi produttivi, indispensabili per recuperare la competitività del sistema. L’edizione 2012 di Agriumbria – sottolinea Bogliari – con la diversificata esposizione dei settori merceologici risponde alle aspettative degli operatori economici interessati a individuare soluzioni idonee per ottimizzare, sul piano tecnico ed economico, la gestione delle aziende agricole e delle filiere agroalimentari che, con la loro flessibilità produttiva, possono affrontare la dinamicità dei mercati internazionali. I presupposti tecnici per individuare quali scelte devono essere fatte per organizzare modelli e moduli di gestione delle aziende agricole e agroalimentari vengono forniti dai 350 espositori in rappresentanza di oltre 1.200 ditte e industrie e dalle mostre e rassegne zootecniche (350 capi bovini e 500 di altre specie) che nei 60mila metri quadrati (25.000 mq coperti e 35.000 aperti) del quartiere fieristico trovano una loro collocazione logistica settoriale di mezzi tecnici e di capi zootecnici. Un panorama espositivo che viene supportato e completato da iniziative e manifestazioni che coinvolgono, direttamente o indirettamente, quanti sono impegnati “alla ricerca di una nuova prospettiva”: slogan che non va interpretato solo quale spot pubblicitario, ma come un messaggio anche graficamente lanciato con il logo di Agriumbria 2012 agli interlocutori istituzionali e non del mondo rurale e all’opinione pubblica.
Invito raccolto – Un invito – fa presente Bogliari – che è stato accolto dalla Regione Umbria, dalle Comunità Montane, dalle Organizzazioni professionali agricole (CIA, Coldiretti), dall’Associazione Regionale Allevatori, dal 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, da Consorzi di Tutela, ecc che organizzano incontri e dibattiti su temi di grande attualità quali la riforma della PAC 2014-2020, l’organizzazione della filiera agricola italiana, la cooperazione per lo sviluppo di nuovi processi e tecnologie nei settori agricolo – alimentari e altre tematiche settoriali su contenuti tecnici ed economici; parteciperanno docenti universitari, dirigenti regionali e tecnici i quali avranno come interlocutore l’Assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini. La meccanizzazione agricola è il settore espositivo che, nonostante l’attuale fase di recessione che penalizza l’industria costruttrice di mezzi meccanici, propone soluzioni tecnologiche di indubbio valore innovativo che permettono di realizzare cantieri versatili di lavoro modulabili a seconda delle operazioni colturali che devono essere praticate. Numerosa la partecipazione di ditte costruttrici di macchine e attrezzature per l’orticoltura, il giardinaggio e il verde pubblico e privato: settore, quest’ultimo, al quale Agriumbria riserva appositi spazi espositivi nei quali vengono proposte le più svariate soluzioni (gazebo, strutture aperte o chiuse multiuso, arredamento, ecc) che fanno parte della progettazione di aree verdi (parchi, giardini, superfici pensili, ecc).
Vetrina agroalimentare italiano – Agriumbria 2012, come è avvenuto per le passate edizioni, rappresenta una vetrina dell’agroalimentare italiano, e delle eccellenze dell’Umbria in particolare, che, nonostante la crisi economica che in parte ne limita la competitività nei mercati internazionali, dimostra una vivacità dovuta alla qualità, all’innovazione e alla tracciabilità dei suoi prodotti dotati di una forte identità territoriale. Innovazione e diversificazione del prodotto alimentare – fa presente il Presidente di Umbriafiere SpA, Lazzaro Bogliari – che richiedono, però, un ulteriore potenziamento dei processi di filiera che consentano non solo le massime economie di scala, ma anche l’organizzazione di modelli di garanzia e di certificazione dei prodotti alimentari. Agriumbria riserva, per l’edizione 2012, particolare spazio al settore alimentare che vede una continua e progressiva partecipazione di consorzi, di cooperative e di singoli espositori i cui prodotti agroalimentari, provenienti da “giacimenti enogastronomici” dell’intera penisola e delle isole, confermano che la diversificazione del prodotto e l’innovazione della tipicità tradizionale acquisiscono in misura sempre maggiore spazi di prestigio nei segmenti internazionali di mercato. Diversificazione del prodotto che ad Agriumbria 2012 trova una sua articolata e selettiva presentazione riservata non solo agli operatori del settore, ma anche al numeroso pubblico che nelle tre giornate fieristiche avrà la possibilità di apprezzare direttamente “le eccellenze agroalimentari”, un vero patrimonio “culturale” che fa parte della nostra enogastronomia.