Il nome è lo stesso “Montepulciano” ma i territori che lo producono sono profondamente diversi. Per questo Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e il Consorzio di tutela Vini di Abruzzo per il vino ”Montepulciano di Abruzzo” hanno firmato oggi a Roma un protocollo d’intesa per condividere un percorso finalizzato a eliminare ogni possibile elemento di confusione nei consumatori di questi vini, visto il caso di omonimia.
I due vini Il ”Vino Nobile di Montepulciano” e’ un vino Docg, prodotto esclusivamente nell’ambito del territorio amministrativo del Comune di Montepulciano. Nell’ultima vendemmia il ”Vino Nobile di Montepulciano” e’ stato prodotto da 1.210 ettari per un totale di circa 64.880 ettolitri di vino; il termine ”Montepulciano” e’ utilizzato proprio per identificare l’origine geografica del prodotto di cui e’ stata riconosciuta la denominazione di origine controllata nel 1996. Due anni dopo e’ stata riconosciuta la denominazione di orgine controllata ”Montepulciano d’Abruzzo”, prodotta su un vasto territorio e che nel tempo ha avuto una notevole espansione di mercato. Per quest’ultima denominazione il termine ”Montepulciano” indica il nome del vitigno utilizzato per la produzione del vino abruzzese. Negli ultimi anni e’ emersa chiaramente la necessita’ di intervenire al fine di garantire che l’utilizzo del termine ”Montepulciano” possa essere utilizzato senza recare pregiudizio a nessuna delle due denominazioni e, conseguentemente, assicurando ad entrambe una proficua coesistenza sul mercato. I due vini sono molto diversi tra loro, non solo sotto il profilo delle caratteristiche organolettiche, ma anche per le peculiarita’ dei rispettivi disciplinari di produzione; e pertanto la coesistenza sul mercato nazionale ed estero di due denominazioni diverse che contengono entrambe il termine ”Montepulciano” rende necessario intervenire per garantire una immediata identificabilita’