La Doc Maremma toscana debutta sulla scena nazionale all’edizione 2012 del Vinitaly. Questa mattina Provincia e Camera di Commercio di Grosseto hanno presentato i vini con la nuova denominazione dopo una degustazione guidata dal giornalista di Gambero Rosso Marco Sabellico negli spazi di Enoteca italiana. La Doc Maremma toscana rappresenta un elemento strategico importante, all’interno del sistema di valorizzazione enogastronomica di qualità della provincia di Grosseto. Sono già 20 le aziende che hanno imbottigliato vino con la nuova denominazione. La nuova Doc, nata dalla trasformazione dell’Igt Maremma toscana, comprende l’intero territorio provinciale ed è sia per i bianchi a base trebbiano che per i rossi a base sangiovese. Il disciplinare prevede un notevole abbassamento delle rese per ettaro, per ottenere una migliore qualità, innalzare così il livello dei vini base ed entrare sul mercato in una fascia intermedia. Si tratta, quindi, di un’ulteriore qualificazione per la Maremma che, oggi, è quindi completamente certificata: su 9mila ettari di superfici vitate, almeno 7mila sono potenzialmente Doc Maremma toscana mentre oltre il 50 per cento della viticoltura maremmana può adesso usufruire del traino offerto dalla denominazione e contare su un miglioramento qualitativo del loro prodotto. “La nuova Doc ‘copre’ tutta la Maremma – commenta il giornalista di Gambero Rosso Marco Sabellico – e sorvola a 360 gradi tutto il territorio, facendo così incontrare gusti e sapori diversi. Sulla base di questa polivalenza i produttori possono costruire la base, soddisfacendo le esigenze di tutti”. “Siamo qui a proporre una terra alla ribalta – spiega il presidente della Camera di commercio Giovanni Lamioni – all’interno della quale sono state abbattute le distanze grazie alla Doc Maremma. Questa significativa operazione lega il prodotto al territorio, diventando così una grande opportunità per tutte le aziende vitivinicole presenti in Maremma”. Nella stessa direzione si è posto il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras il quale ha affermato che “è attraverso il vino che si assaggia un territorio, che lo si scopre, che lo si conosce a fondo. Camera di commercio e Provincia si impegnano da anni affinché nel mercato ci sia quel vivo interesse che i produttori si aspettano”. “La Doc Maremma – spiega l’assessore provinciale allo Sviluppo rurale Enzo Rossi, attraverso una nota stampa – costituisce un passo avanti decisivo nel consolidamento sui mercati della nostra realtà produttiva come vero e proprio terroire riconoscibile attraverso un marchio ombrello che incorpora il brand Maremma. Fra i produttori c’è ora la consapevolezza diffusa che questa nuova denominazione aiuterà a promuovere sui mercati il territorio nel suo complesso, consentendo a chi imbottiglia con una delle sei Doc e due Docg, di produrre altri vini a marchio Doc Maremma con una o più delle 39 tipologie previste. Il nostro impegno, ora, è far nascere il Consorzio di gestione della Doc Maremma Toscana, coinvolgendo le aziende private più strutturate ma anche le cooperative di piccoli produttori e prevedendo la partecipazione dei consorzi che già stanno operando sul territorio”.
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