La Cia Basilicata lancia l’allarme sulla pregiata produzione delle fragole del Metapontino. Gli addetti ai lavori segnalano un calo produttivo tra il 25 ed il 30 per cento e la perdita di decine di quintali di fragole perche’ deformate a causa degli sbalzi climatici delle ultime settimane. Temono, inoltre, la concorrenza spietata dal Nord Africa con fragole vendute all’ingrosso sui mercati italiani ad un terzo del prezzo della Candonga del Metapontino. La Cia segnala che "se si producono meno di 400 quintali ad ettaro e non si riescono a vendere ad almeno 2 euro al kg, i produttori ci rimettono". "Il rischio – sostiene la sede del Metapontino – e’ pesante perche’ la fragola Candonga e’ un brand per il made in Basilicata. Con 60 milioni di piantine vendute, e’ la prima varieta’ utilizzata dai produttori di fragola del Sud Italia e nella piana di Metaponto viene impiegata nell’80% degli impianti su una superficie di 600 ettari, per 60-70 milioni di euro di fatturato". Altro elemento di preoccupazione per i produttori e’ l’Imu perche’ ”estimi e rendite catastali nel Metapontino hanno i valori piu’ alti di tutte le aree agricole della regione”. Per questo la Cia ha chiesto una revisione all’Agenzia del territorio (ufficio catasto) che tenga conto delle crisi ricorrenti di produzione e di mercato ed ha chiesto alla Regione ”provvedimenti e misure straordinarie e immediate”.
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