A Cibus Parma si parla di Aceto Balsamico: l’appuntamento è per martedì 8 maggio, quando i tre consorzi di tutela– Aceto Balsamico di Modena, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia – si riuniranno nello Spazio Incontri dell’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG (Pad. 6 stand B058) per condividere riflessioni e proposte di azione e strategia di tutela della denominazione.
Riflettori accesi – “Con questo convegno vogliamo continuare a tenere accesi i riflettori su una questione importante come la tutela delle denominazioni – commenta il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena, Cesare Mazzetti – dal momento che le speculazioni sul nome del nostro prodotto non tendono ad arrestarsi. Il Ministero delle Politiche Agricole si è dimostrato molto sensibile a questi aspetti, sostenendo un programma di azioni e ricerche che si va a concludere in questi giorni. E’ un momento particolarmente delicato per tutto il settore ed è importante non abbassare la guardia, mostrandosi uniti e mantenendo attivo il dibattito sulle azioni di tutela”.
Appuntamento – L’incontro si aprirà alle 10.30 con i saluti dei presidenti dei tre consorzi Cesare Mazzetti, Enrico Corsini e Carlo Ferretti, a cui seguirà l’intervento della Vicepresidente del CABM Mariangela Grosoli che illustrerà le attività finora svolte e gli obiettivi raggiunti dal progetto per la tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e delle due DP ‘Balsamico Tradizionale’. All’avvocato Giorgio Bocedi spetterà il compito di illustrare gli aspetti giuridici e interpretativi della tutela delle denominazioni, mentre il Professore Massimiliano Valentini del CRA – RPS Centro di ricerca sulle relazioni tra pianta e suolo, parlerà in termini più scientifici dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, raccontando i primi risultati delle ricerche svolte sulla maturazione e l’invecchiamento. Le considerazioni conclusive saranno affidate ad Alberto Ventura dell’Assessorato all’Agricoltura della regione Emilia-Romagna, e a Giovanni Piero Sanna, Direttore Generale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali).