No a forzature sui voucher. Serve una soluzione condivisa

“Sui voucher in agricoltura bisogna trovare una soluzione condivisa, senza forzature e giochi delle parti. Per questo motivo accogliamo positivamente l’incontro convocato per questa sera dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Mario Catania con le forze sociali agricole. Esso può rappresentare un’occasione importante per un confronto sereno e costruttivo in grado di dare risposte efficaci sia ai lavoratori che alle imprese”. Lo sostiene il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito alla discussione parlamentare sul ddl lavoro, nella quale sono emersi orientamenti tesi a modificare la normativa vigente sui voucher in modo eccessivamente restrittivo per le aziende agricole.

Voucher positivi – “Come Cia -rileva Politi- abbiamo sempre espresso un parere positivo sui voucher, in quanto si sono dimostrati uno strumento efficace. Questo non significa, però, che siamo chiusi al confronto. Ribadiamo soltanto che occorre un forte e comune impegno per trovare soluzioni equilibrate che garantiscano un quadro legislativo trasparente e efficace, in grado di evitare abusi”. “Purtroppo, sui voucher siamo arrivati a questa situazione -rimarca il presidente della Cia- anche a causa del mancato coinvolgimento della rappresentanza agricola nelle trattative che, a suo tempo, il governo ha svolto con le parti sociali sulla riforma del lavoro”. “Allo stesso tempo affermiamo -aggiunge Politi- che lo strumento dei voucher non c’entra nulla con il problema dei costi sostenuti della imprese agricole. Questo è un altro discorso sul quale occorre aprire al più presto un Tavolo di confronto con il governo, proprio per trovare le soluzioni più adeguate”.

Costi e oneri – “D’altra parte, in questi ultimi mesi abbiamo constatato in maniera concreta -sottolinea il presidente della Cia- quanto i costi produttivi e gli oneri contributivi e fiscali abbiano pesato sulle imprese agricole. Solo il gasolio, il cui prezzo per gli agricoltori è aumentato di oltre il 25 per cento rispetto allo scorso anno, ha avuto un effetto dirompente. Costi che saranno destinati a crescere con le misure introdotte dal governo Monti, a cominciare dall’Imu sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli”. “Per questa ragione oggi chiediamo di affrontare -conclude Politi- un problema per volta. Parliamo prima dei voucher e cerchiamo di arrivare ad un’equa soluzione che tenga conto delle necessità delle aziende agricole, soprattutto sotto l’aspetto della semplificazione, e dei lavoratori in termini di integrazione al reddito. Sui costi produttivi, a cominciare dal gasolio, e sugli oneri previdenziali e fiscali, invece, attendiamo un segnale chiaro dal governo e su di essi auspichiamo un pronto e concreto confronto”.

 

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