Sisma, stop a Imu rischia di essere una beffa anche per aziende agricole

“Non vorremmo che dopo il danno, gravissimo, ci fosse la beffa”. Così si è espresso il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito alle notizie che arrivano dalle zone terremotate dell’Emilia e secondo le quali la sospensione del pagamento dell’Imu e delle altre imposte sarà possibile solo per coloro, cittadini e imprenditori, che hanno avuto l’accertamento dei danni da tecnici abilitati della Protezione civile. “Vista ormai ravvicinata la scadenza del 18 giugno dell’Imu, l’accertamento -ha aggiunto Politi- sarà assolutamente impossibile per i cittadini e per tutte le aziende, comprese quelle agricole, lesionate e crollate. Chi in pochi secondi ha visto stravolta la propria vita e distrutto la propria attività, sarà costretto a pagare un’imposta che, considerata la drammaticità della situazione, appare francamente fuori luogo”.

Interventi – “Il governo, quindi, deve intervenire immediatamente e – ha rimarcato il presidente della Cia – predisporre misure che consentano ai cittadini e agli imprenditori delle zone devastate dal sisma di usufruire della sospensione dell’Imu e delle altre imposte, al di là dei sopralluoghi e delle certificazioni da parte dei tecnici predisposti, come peraltro è sempre avvenuto in altri eventi calamitosi”. Con l’occasione, Politi conferma la necessità di azioni concrete a sostegno dei tanti imprenditori agricoli, in particolare quelli che operano nella filiera del Parmigiano Reggiano e del Grano Padano, che hanno subito danni ingenti. “L’imperativo -ha aggiunto il presidente della Cia- è quello di agire in fretta e con la massima concretezza. L’agricoltura è in ginocchio e i produttori hanno la necessità di strumenti e mezzi validi per ricostruire la propria attività e competere sui mercati”.

Iscriviti alla newsletter di Agricultura.it

Iscriviti alla newsletter di Agricultura.it per ricevere gli aggiornamenti sulle ultime notizie dal mondo rurale.

Controlla l'email per confermare l'iscrizione alla newsletter di Agricultura.it

Informazione pubblicitaria