Ammontano a 14 milioni di euro i fondi assegnati alla Regione Abruzzo per le aziende agricole del ”cratere”, danneggiate dal sisma del 2009. A darne notizia è stato l’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo. La Conferenza Stato-Regioni, nella seduta di mercoledì 6 giugno, ha accolto all’unanimità, la proposta del Governo di destinare ai Piani di sviluppo rurale (Psr) delle Regioni Abruzzo ed Emilia Romagna uno storno del 4 per cento sull’annualità 2013 della quota Fears (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) spettante alle altre Regioni, ad eccezione della Lombardia, anch’essa colpita dal terremoto. Risorse pari a 6 milioni e 300 mila euro alle quali deve essere aggiunta la quota di confinanziamento statale di quasi 8 milioni di euro. ”Si tratta di una importante risposta ad un territorio piegato dalla crisi e dal grave evento sismico – ha riconosciuto l’Assessore – frutto di un atto di solidarietà di tutte le Regioni ma anche della circostanza, non secondaria, che la Regione Abruzzo si è presentata all’altezza della situazione e quindi con tutte le carte in regola per ricevere un simile sostegno. Un aiuto – ha continuato – che consente di far avere una grossa boccata d’ossigeno ad un settore, la zootecnia, già da tempo in difficoltà. L’evento drammatico del terremoto – ha spiegato Febbo – aveva sortito, nell’immediato, l’effetto positivo di indurre il Governo nazionale a finanziare e, sostanzialmente, a far partire da subito il nostro Psr. Ma per il ristoro dei danni subiti dal territorio, l’agricoltura, a differenza di altri comparti produttivi, era rimasta totalmente esclusa a causa di specifiche normative comunitarie. Adesso, invece, le aziende avranno una ragione in più per ripartire”.