Il Marchio d’area “Prodotti di Puglia” diventa marchio di qualità con indicazione di origine: d’ora in poi si chiamerà “Prodotti di Qualità di Puglia”. La giunta regionale ha approvato la delibera per il riconoscimento regionale del marchio quale Sistema di Qualità Alimentare. Nuovo logo e nuovo regolamento d’uso, precedentemente approvati con la domanda di registrazione del marchio collettivo comunitario con indicazione di origine presso l’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno di Alicante – UAMI. Dunque, si punta a rendere immediatamente percepibile il messaggio della qualità e della indicazione d’origine dei prodotti contrassegnati.
Gli obiettivi –Valorizzare i prodotti agricoli e alimentari con un elevato standard qualitativo controllato; informare i consumatori, attraverso apposite azioni le caratteristiche qualitative dei prodotti e dei servizi contrassegnati dal marchio; promuovere e sostenere il marketing commerciale e la vendita di tali prodotti. Il marchio può essere concesso per: i prodotti DOP e IGP; i prodotti agricoli e alimentari che partecipano ai sistemi di qualità alimentare, per i quali sono definite schede tecniche che prevedono criteri e norme rigorose tali da garantire una qualità del prodotto superiore alle norme commerciali correnti e a quelle generali istituite dalla legislazione europea o nazionale; i servizi di ristorazione per la somministrazione dei prodotti a marchio “Prodotti di Qualità Puglia”.
Soddisfatto l’assessore alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno: “Per uno strumento – dichiara – che ci consentirà di portare con ancora maggiore forza sui mercati nazionali ed esteri la qualità dei prodotti pugliesi. Inoltre il marchio oltre a qualificare le produzioni ci consentirà di mettere a sistema tutte le nostre produzioni agroalimentari di qualità all’interno di un paniere unico”. “Va sottolineato infatti – aggiunge l’assessore Stefàno – che con l’approvazione del “Pacchetto Qualità” da parte dell’UE sono stati accolti gli emendamenti da noi proposti sull’utilizzo dei marchi di qualità anche per le produzioni DOP/IGP e alla compatibilità degli stessi rispetto alle norme sull’etichettatura. Significa, ad esempio, che è possibile l’applicazione del Marchio “Prodotti di Qualità Puglia” anche all’olio extravergine di oliva. Un risultato che noi riteniamo strategico”.
Forza del marchio – “La forza del Marchio – precisa infine l’assessore Stefàno – tuttavia dipenderà dalle adesioni delle imprese agroalimentari. Per questo mi aspetto una grande collaborazione da tutte le Organizzazioni Professionali e alle Centrali Cooperative alla campagna di adesione che sarà lanciata il mese prossimo e che dovrà portare entro la fine dell’anno ad una forte e rappresentativa adesione delle imprese agroalimentari al Marchio Prodotti di Qualità Puglia”. Il riconoscimento, inoltre, ha consentito di modificare il Programma di Sviluppo Rurale della Puglia, prevedendo l’estensione degli aiuti previsti in precedenza solo per le DOP, IGP e Biologico anche ai prodotti a Marchio. I soggetti licenziatari del marchio potranno quindi, con l’approvazione da parte della Commissione Europea, partecipare ai benefici previsti dalla Misura 132 relativa ai costi di certificazione e la Misura 133 per le attività di informazione e promozione.