Un investimento da 4, 5 milioni di euro da parte delle imprese agricole toscane costituite nella Rete Qualità Toscana. E’ questa la cifra di investimenti per la filiera corta nel progetto presentato da RTQ alla regione Toscana. La nuova rete di imprese RQT – Rete Qualità Toscana, novità assoluta nel panorama agricolo, lancia la sua prima proposta progettuale, a meno di un mese dalla sua costituzione, che ha visto aggregarsi un primo nucleo di 33 imprese agricole singole (numero destinato a crescere) e cooperative di tutta la regione.
Numeri – Sono numeri importanti quelli della Rete Qualità Toscana e contenuti nella proposta presentata alla Regione Toscana nell’ambito del bando dei progetti di filiera: 4,5 milioni di euro di investimenti; 17 nuovi punti di vendita diretta in tutto il territorio toscano; 22 investitori (di cui 40% giovani e 50% donne); oltre 200 imprese firmatarie dell’accordo di filiera; 12 cooperative agricole come base di una nuova rete logistica al servizio della filiera corta; 40 strutture di ristorazione (ristoranti e agriturismi) che si riforniranno di materia prima attraverso la rete.
Il commento di Pascucci, presidente Cia Toscana – Il presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci sottolinea il valore del progetto, sia per i contenuti che rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo della filiera corta, sia per il carattere fortemente innovativo dell’aggregazione di imprese che si è costituita. «La Rete Qualità Toscana – commenta Pascucci – si propone innanzitutto come una rete aperta; l’elemento che accomuna le imprese partecipanti è esclusivamente l’obiettivo di valorizzare le produzioni agricole ed agro-alimentari della Toscana, potenziando la filiera corta e le relazioni tra i soggetti economici operanti nei diversi segmenti della filiera. Per sua natura è uno strumento partecipato e paritetico, nella quale ogni impresa mette la sua individualità al servizio di un obiettivo comune ma senza perdere il proprio ruolo imprenditoriale; inoltre la rete non può svolgere, per Legge, attività imprenditoriale in proprio, ma solo mettere in sinergia le attività economiche delle imprese partecipanti». Oltre alla Cia Toscana hanno sottoscritto il loro sostegno al progetto anche Legacoop-Agroalimentare, Fedagri-Confcooperative e Federconsumatori Toscana.