13.036 chilogrammi, o se preferite, oltre 13 tonnellate. Comunque si legga è una cifra strabiliante la quantità di Parmigiano Reggiano proveniente dai caseifici ed allevamenti dell’Emilia duramente colpiti dal terremoto, che è stata acquistata dai cittadini toscani e non solo, grazie all’iniziativa di Agricultura.it e Cia Toscana UNA FORMA DI SOLIDARIETA’, realizzata in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano e la Cia Emilia Romagna.
Soddifazione – «Obiettivo raggiunto oltre ogni più ottimistica aspettativa – commenta Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana -; abbiamo superato le 13 tonnellate di prenotazioni di Parmigiano Reggiano in solo due settimane, aiutando in modo concreto i caseifici e gli allevatori emiliani pesantemente colpiti dal sisma. Anche in questa occasione è emerso il grande cuore e la grande solidarietà dei toscani: grazie a tutti coloro che hanno partecipato ad Una forma di solidarietà, grazie alle sedi provinciali toscane della Cia che si sono mobilitate in tutto il territorio regionale». Dalla prossima settimana verrà consegnato l’intero quantitativo di Parmigiano Reggiano: per conoscere i giorni di consegna basta contattare le sedi Cia provinciale dove è stato fatto l’ordine.
Aiuto concreto – Acquistando il Parmigiano Reggiano prodotto e stagionato nelle zone del terremoto sono state aiutati gli allevatori e le loro strutture di trasformazione a liberare i magazzini per poter iniziare la stagionatura del nuovo prodotto. Il Parmigiano Reggiano di “Una Forma di Solidarietà” è stato infatti prodotto dalle cooperative casearie emiliane, molte delle quali hanno subito ingenti danni alle strutture di trasformazione ed ai magazzini. In molti casi, la nuova produzione di latte non può essere trasformata nelle strutture danneggiate, e quindi viene dirottata e successivamente lavorata in altri caseifici.
«A questo punto della stagione – concludono Cia Toscana e Agricultura.it -, la nuova produzione doveva essere immagazzinata per la stagionatura, ed era necessario liberare i magazzini del prodotto già stagionato. L’iniziativa “Una Forma di Solidarietà” è stata importante proprio in questa fase: liberare i magazzini del prodotto già pronto ad essere immesso al consumo, consentendo la lavorazione e la stagionatura della nuova produzione. Grazie anche a questo impegno il sistema economico e produttivo delle zone colpite dal sisma può avviarsi verso la normalità».
Solidarietà toscana – Tra le numerose sottoscrizioni pervenute, si segnalano quella del Cral dei dipendenti della Mukky, dei Vigili del fuoco di Firenze, del PD di Sesto Fiorentino e di un gruppo di italiani residenti in Belgio, i quali si sono fatti carico anche delle spese di trasporto dall’Italia al Belgio. Numerose anche le richieste di operatori commerciali esteri (Stati Uniti, Danimarca, etc.). In questi casi si è declinata l’offerta, invitando gli stessi operatori esteri a rivolgersi direttamente al Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Prenotazioni ingenti anche dei lavoratori Ippodromo di Firenze, dipendenti Assessorato ambiente ed energia della Regione Toscana; Anci Toscana; dipendenti Artea; dipendenti dipartimento competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze della Regione Toscana; dipendenti del Centro servizi amministrativi di Firenze del Ministero della Pubblica istruzione; dipendenti Dipartimento sviluppo economico della Regione Toscana; dipendenti Orizzonti Srl; dipendenti Smile Toscana; dipendenti Dipartimento Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari ufficio di Firenze del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.E poi il Comune di Siena, l’Enoteca Italiana, i dipendenti della Polizia giudiziaria Procura di Firenze, i dipendenti funzione pubblica Cgil Firenze, i dipendenti Spi Cgil regionale Toscana, i dipendenti Ag. 1 MPS, dipendenti Questura di Firenze.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI DALLA REDAZIONE DI AGRICULTURA.IT