È stata sottoscritta la convenzione tra il Corpo forestale dello Stato e l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata che prevede una costante collaborazione tra i due enti in materia di gestione e monitoraggio dei beni confiscati alla criminalità organizzata.Secondo quanto previsto dal protocollo d’intesa, il Corpo forestale dello Stato fornirà all’Agenzia un supporto operativo in tema di sopralluoghi sui territori interessati e redazione di stime riguardanti i beni confiscati che rientrano in zone montane e rurali. Il Corpo forestale metterà inoltre a disposizione il proprio supporto informatico denominato Sistema informativo della montagna (Sim) per la catalogazione dei sopralluoghi nelle aree rurali o montane sottoposte a sequestro o confisca.
Impegno CFS – “L’impiego del CfS nella lotta all’ecomafia per garantire sicurezza e legalità passa anche attraverso questo accordo operativo con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. – ha dichiarato il Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone – Il Corpo non mancherà di fornire il proprio apporto di competenze tecniche e di polizia per far sì che i beni un tempo della mafia, oggi dello Stato, tornino alla loro utilità sociale nell’interesse del bene comune". “Il protocollo d’intesa sottoscritto con il Corpo Forestale dello Stato – afferma il Direttore dell’ANBSC, Prefetto Giuseppe Caruso – costituisce un’ulteriore, grande opportunità nella lotta alla criminalità organizzata mediante l’aggressione ai beni patrimoniali illecitamente acquisititi e il loro utilizzo anche per fini sociali. La specializzazione del Corpo Forestale potrà essere di fondamentale supporto sia per le risorse disponibili dell’Agenzia Nazionale sia per tutti i Nuclei di supporto operanti presso le Prefetture dell’intero territorio nazionale”.
Tutela – Il Corpo forestale sarà impegnato nel monitoraggio dei beni destinati o assegnati in via provvisoria relativamente alle aree rurali e montane anche al fine di reprimere i reati attinenti all’ambiente (traffico illecito di rifiuti, inquinamento delle falde acquifere, distruzione e deturpamento delle bellezze naturali, incendi, abusivismo edilizio, per citarne solo alcuni) con l’impiego del personale dei Comandi territoriali e dei Nuclei investigativi specializzati. In concorso con le altre Forze di polizia sarà impegnato nelle attività di sgombero forzoso del bene nell’ambito delle azioni disposte dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica competente per territorio. L’Agenzia nazionale, nell’ambito delle attribuzioni di competenza, valuterà insieme alla Forestale la possibilità di procedere all’assegnazione, a quest’ultimo, di beni mobili registrati e/o animali o di beni immobili confiscati in via definitiva.