Una magnum di olio “Extra-italiano” in dono per le medaglie d’oro azzurre alle Olimpiadi di Londra, proprio come ai vincitori dei Giochi antichi venivano regalate anfore piene d’olio. E’ l’idea di un imprenditore della Coldiretti che ha fatto realizzare delle bottiglie di tre litri di extravergine made in Italy che verranno inviate agli atleti o alla squadra che portano il tricolore sul gradino più alto del podio. L’iniziativa è di Paolo Mazzoni, titolare dell’azienda agrituristica Marchelife, a Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, che ha studiato una confezione ispirata agli antichi atleti greci in cartone, vetro e sughero interamente riciclabili. All’interno c’è, però, olio italiano al cento per cento. Oltre a premiare gli azzurri “d’oro”, l’iniziativa punta – sottolinea Coldiretti – anche a sostenere la proposta di legge salva-olio Made in Italy sottoscritta da numerosi parlamentari e che vede come primi firmatari la senatrice Colomba Mongiello (pd) e il senatore Paolo Scarpa Buora (pdl), per la quale ci si augura un iter veloce. Nel 2011 si è verificato un ulteriore aumento del 3 per cento nelle importazioni di olio di oliva dall’estero che sono quasi triplicate negli ultimi 20 anni (+163 per cento), sommergendo di fatto la produzione nazionale, che sarebbe peraltro quasi sufficiente a coprire i consumi nazionali. Gli oli di oliva importati in Italia – ha proseguito Coldiretti – vengono infatti mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri dove sono state esportate 364mila tonnellate nel 2011. Sotto accusa è anche la mancanza di trasparenza visto che quattro bottiglie di olio extravergine su cinque in vendita in Italia contengono miscele di diversa origine, per le quali è praticamente illeggibile la provenienza delle olive impiegate, secondo una indagine della Coldiretti. E questo nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile. Inoltre spesso bottiglie con extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano con grande evidenza immagini, frasi o nomi che richiamano all’italianità fortemente ingannevoli. I consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.
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