“Il Corpo forestale dello Stato, insieme agli altri organi competenti, sta presidiando in queste settimane tutto il territorio nazionale per difenderlo dall’emergenza incendi. Dall’inizio dell’anno è stato registrato purtroppo un forte incremento dei roghi rispetto al 2011 e le conseguenze di questo fenomeno non sono state relative solo al patrimonio forestale e ambientale del Paese, ma hanno causato anche la drammatica perdita di vite umane. L’aumento degli incendi di quest’anno, che si sono moltiplicati nel corso dei mesi estivi anche a causa della forte siccità, si è registrato anche per le particolari condizioni climatiche che hanno influito negativamente già nel periodo precedente all’estate, determinando un incremento di incendi boschivi in inverno e in primavera. Tra le ragioni principali dell’ingente numero di roghi, si registra purtroppo anche il dolo di chi appicca deliberatamente fuoco alle nostre risorse naturali”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania sull’emergenza incendi.
Allarme – “Per contrastare questa situazione, oltre all’encomiabile lavoro del Corpo forestale dello Stato e degli altri organi preposti, è fondamentale – prosegue il Ministro – che anche i cittadini facciano la loro parte, segnalando la presenza di roghi ed eventuali incendiari al 1515, numero gratuito di pronto intervento al quale rispondono gli operatori del Corpo 24 ore su 24”. “Anche per la giornata del 15 agosto il Corpo forestale dello Stato ha predisposto, a difesa dei boschi italiani, 12 mezzi aerei, distribuiti in Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche e Umbria e oltre 600 pattuglie che saranno pronte – spiega il Ministro – a intervenire, dirigere e coordinare le azioni di spegnimento degli incendi boschivi. Inoltre circa 1.600 unità saranno schierate in tutta la penisola per vigilare sul territorio e contrastare gli illeciti a danno dell’ambiente, avvalendosi di più di 600 mezzi su strada. I Forestali vigileranno anche sul mare con 2 mezzi navali per tutelare i tesori marini più importanti del nostro Paese”.
Dati e regioni – Secondo i dati, ancora provvisori, forniti dal Corpo forestale dello Stato, dal 1 gennaio al 12 agosto 2012 il numero dei roghi è aumentato di circa il 79% rispetto all’anno precedente, con 5.375 incendi boschivi divampati dall’inizio dell’anno. In consistente aumento risulta anche la superficie totale percorsa dalle fiamme, che cresce di circa il 104% rispetto al 2011. Tra le ragioni dell’aumento c’è l’incremento degli incendi boschivi in inverno e in primavera, dovuto alle particolari condizioni climatiche e ai conseguenti fattori predisponenti sfavorevoli che hanno interessato alcune regioni settentrionali (Lombardia, Liguria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia) e centro-meridionali (Toscana, Campania, Calabria, Lazio, Basilicata). In queste regioni si è, pertanto, verificato un aumento del 130% rispetto alla media del periodo. Complessivamente, al 12 agosto 2012 e ferme restando le gravi situazioni registrate in Sicilia, i cui dati non sono ancora quantificabili, le maggiori criticità si riscontrano in Sardegna (805), Campania (677), Calabria (635), Puglia (560), Toscana (504) e Lazio (467): in queste regioni si è concentrato ad oggi quasi il 70% del totale degli eventi e delle superfici totali percorse dal fuoco.
La più estesa superficie boscata percorsa dal fuoco è in Puglia (6.384 ettari). Seguono la Calabria (4.263), il Lazio (3.456), la Sardegna (3.314), la Basilicata (2.960), la Campania (2.760), il Piemonte (2.200), la Toscana (1.812), l’Umbria (1.270), la Lombardia (1.182), la Liguria (1.069), l’Abruzzo (911), il Friuli Venezia Giulia (749), il Molise (577), l’Emilia Romagna (313), il Veneto (204), le Marche (93), la Valle d’Aosta (53), il Trentino Alto Adige (50).
2012 – Dal 1 gennaio al 10 agosto 2012 i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato 295 persone per il reato di incendio boschivo: 288 le persone denunciate a piede libero e 7 le persone arrestate. Inoltre, la potenziata attività investigativa del Corpo forestale dello Stato ha fatto registrare un aumento di oltre il 40% nel numero degli autori identificati del reato di incendio boschivo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sul totale delle comunicazioni di notizie di reato emesse finora nel 2012, il 10% è relativo ad eventi dolosi, mentre il 90% si riferisce ad eventi colposi. Nelle aree più colpite dagli incendi, il Corpo forestale dello Stato ha messo in campo, dal 2010, 19 mezzi speciali (Centrali Operative Mobili, Comandi Stazione Mobili, Laboratori Mobili) assegnati agli Uffici territoriali della Forestale, per il presidio e il monitoraggio del territorio durante il periodo di maggiore criticità.
Oltre 250 unità di personale sono state formate per l’impiego dei mezzi speciali e hanno dato un significativo contributo alla lotta contro gli incendi boschivi. I Comandi Regionali hanno provveduto per l’anno 2012 ad assicurare che siano impiegate almeno 2 unità di repertatori e di investigatori per provincia, coordinati dai 113 funzionari che sono stati appositamente formati, con uno speciale modulo di ‘Esperto in Investigazioni Antincendi Boschivi’, al fine di aumentare la capacità di coordinamento info-investigativa dei reparti territoriali, dedicati alle attività di repressione del reato d’incendio boschivo.
Illeciti – Gli illeciti possono essere segnalati al numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato, gratuito e attivo tutti i giorni 24 ore su 24, Fino al 10 agosto sono giunte al 1515 oltre 52mila chiamate, la maggior parte delle quali (oltre il 65%) sono state segnalazioni di incendi boschivi e richieste di soccorso. Nel periodo gennaio-giugno 2012 complessivamente si assiste a un aumento degli illeciti accertati rispetto al 1° semestre dell’anno precedente: in particolare il primo semestre del 2012 ha visto il personale forestale svolgere, su tutto il territorio nazionale 354.593 controlli, che hanno coinvolto l’accertamento a carico di 95.805 persone e di 17.472 veicoli. Nello stesso periodo sono stati accertati in totale 7.081 reati, mentre le persone denunciate sono state 5.008. Gli illeciti amministrativi accertati sono stati 15.637 per un importo complessivo notificato pari ad oltre 45 milioni di euro; quest’ultimo dato appare particolarmente significativo, poiché ammonta a più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.