Il Premio Casato Prime Donne 2012 è stato assegnato a Maria Carmela Lanzetta come esempio di nuova femminilità e di impegno civile capace di creare coinvolgimento. Il Sindaco di Monasterace Lanzetta ha subito l’incendio della farmacia di famiglia, spari sulla sua auto e altre minacce ma ha accettato di rimanere al suo posto in difesa della legalità e dei suoi concittadini.
Personalità positiva – La dedica a Montalcino che Maria Carmela Lanzetta ha scritto in occasione del premio rispecchia la sua personalità positiva, la sua costante dedizione al prossimo e il suo amore per la Calabria e la Toscana: "I nostri occhi stupefatti dai colori del mare del paese natio / e dai cipressi che veleggiano sulle armoniose onde delle colline/ toscane. Viaggiare / nella loro prospettiva infinita / e pensare alla Bellezza del Paesaggio da tutelare / e alle Donne da proteggere dalla violenza quotidiana". La dedica rimarrà nei vigneti di Brunello del Casato Prime Donne la cantina che organizza il premio e che, prima in Italia, si avvale di un team interamente femminile. Anno dopo anno le frasi delle vincitrici vengono incise su cippi di travertino e poi collocate lungo un percorso meditativo e naturalistico. Chi lo percorre trova anche opere di arte contemporanea realizzate da giovani artisti toscani. Si tratta di istallazioni di grandi dimensioni e in stretto collegamento con la civiltà del luogo. Opere che si integrano e commentano il paesaggio secondo la poetica della nuova “art of landscape”. Nel caso della dedica di Maria Carmela Lanzetta l’installazione artistica è di Marco Pignattai ed è costituita dalla silhouette di un bue chianino "chianina" a grandezza naturale in acciaio a specchio. Si tratta della seconda versione di questo animale precedentemente realizzato in travertino dallo stesso artista. E’ stato battezzato “Ardita” con un nome particolarmente adatto ad accompagnare la dedica del sindaco di Monasterace.
Maria Carmela Lanzetta – E’ una farmacista, moglie e madre, prestata alla politica, quasi un eroe per caso, che ha trovato il coraggio di rimanere al suo posto di sindaco nonostante attentati e minacce. Un atto che ha suscitando la solidarietà e il consenso delle istituzioni nazionali ma soprattutto dei suoi concittadini. Dal suo impegno civile scaturisce insomma un movimento di reazione all’illegalità che trasforma la giovane sindaco di Monasterace in un simbolo di speranza e di rinascita per i territori in cui il rispetto delle regole proprie di un “paese normale” comporta sacrifici e rischi. Le giurate del Premio Casato Prime Donne – Francesca Cinelli Colombini, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione – hanno scelto il sindaco Lanzetta perché incarna i valori che rendono le donne un motore di crescita della società e di sviluppo economico: cultura, impegno, coraggio e capacità di coinvolgimento. Negli anni il premio si è distinto proprio per la proposta di modelli femminili alternativi e innovativi quali l’astronauta Samantha Cristoforetti, unica donna europea ad andare nello spazio nel 2014 o l’olimpionica Josefa Idem che ha sfatato il luogo comune per cui l’agonismo è riservato ai giovani. Dal premio e dalla cantina Casato Prime Donne arriva dunque un messaggio di fiducia verso il futuro e nel ruolo che le donne potranno avere nel costruirlo.