Analizzare le caratteristiche qualitative e sanitarie della granella di mais ed elaborare conseguenti linee guida che migliorino l’efficacia del sistema di autocontrollo delle aziende e rendano più trasparenti le relazioni contrattuali con i maiscoltori. Con queste finalità ha preso oggi il via il piano di campionamento della produzione 2012 di mais, previsto nell’ambito del progetto di ampliamento della Rete nazionale di Qualità cerealicola. Il progetto è promosso dal Coordinamento Cereali (costituito da Cia-Confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura, Copagri, Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci-Agrital) e da Compag, in collaborazione con l’Istituto superiore di Sanità e con il dipartimento TeSAF dell’università di Padova.
Obiettivi – Scopo del campionamento – che viene realizzato dall’Associazione temporanea di scopo AgriRete Service con il contributo del Piano cerealicolo nazionale – è di stabilire una relazione tra le caratteristiche visive della granella di mais e le sue condizioni igienico-sanitarie. L’attività di ricerca prevede complessivamente l’analisi su 500 campioni provenienti da 5 regioni e da oltre 30 centri di stoccaggio-essiccazione. Per la filiera del mais da granella l’iniziativa assume un peso rilevante alla luce di una campagna molto “difficile” come quella corrente, caratterizzata da un risultato quantitativo e qualitativo fortemente compromesso dalla siccità e dal calore estremo che hanno colpito, insieme alle maggiori aree maidicole del pianeta, le regioni del Veneto e dall’Emilia che rappresentano il 50 per cento della maiscoltura italiana.