Agricultura.it è andata per i vigneti d’Italia a vedere come sta procedendo l’avvicinamento alla vendemmia (in alcuni casi già iniziata), dopo un’estate estremamente siccitosa, che ha inciso sulla quantità ma non sulla qualità delle uve. Una panacea le piogge degli ultimi giorni.
Andrea Ferrero, direttore del Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba,Langhe e Roero – «Siamo veramente all’inizio dei lavori, all’1% potremmo dire. Abbiamo iniziato con gli Chardonnais, i base spumante e i bianchi. Al momento non si sono registrati danni da siccità ma la vendemmia, visto il caldo estivo, non sarà abbondantissima. Dal punto di vista della qualità però ci aspettiamo un’ottima annata e la pioggia degli ultimi giorni è stata un vero e proprio toccasana. Dai primi campionamenti abbiamo registrato quadri acidi e gradazioni alcoliche che offrono prospettive decisamente interessanti. I presupposti per un’annata da 5 stelle ci sono tutti».
Roberto Gaudio, presidente Cervim (Vini di montagna) – «Per quanto riguarda il Cervim, dai dati che abbiamo raccolto fin’ora, possiamo dire che le vendemmie sono iniziate in Trentino e in Valle d’Aosta. Credo che registreremo un calo del 10%-30% in Italia. Un dato da non sottovalutare ma non così catastrofico come in altri paesi. Alcuni nostri associati del Nord della Grecia ci dicono che da loro le rese sono state inferiori del 30, ma anche del 50%. Per quanto riguarda la qualità dei vini direi che ancora è molto presto per fare delle previsioni: tutto dipenderà dalle zone e dal clima che si registrerà a settembre».
Giuseppe Liberatore, direttore Consorzio Chianti Classico – «Il Sangiovese, vitigno del Chianti Classico, è di maturazione tardiva, non vedo problemi a causa della siccità. Le ultime piogge hanno fatto in modo che nulla fosse compromesso, siamo in linea con gli anni passati. Semmai ci sarà una riduzione della quantità. Comunque queste piogge ci hanno salvato, altrimenti si sarebbe dovuto parlare di stagione compromessa. L’inizio della vendemmia – aggiunge Liberatore – sarà intonro al 15-20 settembre e durerà fino alla prima settimana di ottobre. Ed anche le previsioni delle prossime due settimane, ci danno un’alta pressione, per cui auspichiamo davvero una buonissima qualità».
Stefano Campatelli, direttore Consorzio Brunello di Montalcino – «Al momento è difficile fare previsioni. L’estate è stata molto calda e siccitosa. Questo inciderà sicuramente sulla quantità della produzione. Le piogge di questi giorni sono arrivate al momento giusto e non mancheranno di incidere molto positivamente sulla qualità. È lecitosperare che sarà possibile produrre degli ottimi vini. Penso che la raccolta non comincerà prima della metà di settembre».
Paolo Solini, coordinatore del Consorzio del Vino Nobile – A Montepulciano, patria del Vino Nobile, la vendemmia è in linea con lo scorso anno. Il caldo di agosto e la siccità sono stati affrontati in vigna e ad oggi il Sangiovese, prugnolo gentile, non ha risentito particolarmente del clima di quest’anno. «La qualità delle uve in vigna – spiega – si presenta nei parametri della scorsa annata che è stata valutata dagli esperti di ottima qualità, questo fa pensare che al momento della raccolta del Sangiovese, prevista nei tempi canonici, tutto rientrerà nei parametri che fanno sperare a una buona annata". Non si prevedono cali particolari rispetto al precedente anno».
Donatella Cinelli Colombini (Casato Prime Donne, Brunello di Montalcino) – «Ancora la vendemmia non è iniziata, aspettiamo le analisi e dovremo iniziare nel giro della settimana prossima o di quella successiva. A livello quantitativo le rese saranno minori visto il caldo estivo ma saranno in linea con le linee date ai produttori che prevedevano di raccogliere al massimo 60 quintali all’ettaro. Per quanto riguarda la qualità, incrociamo le dita. Sono molto scaramantica e non mi pronuncio. Al momento sono molto ottimista, abbiamo grappoli piccoli che sono ideali per il Brunello ed anche esteticamente sono veramente molto belli da vedere. La nostra speranza è che non arrivi la grandine e avremo un vino di grande qualità».
Vito Intini, pro presidente Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) – «Ovviamente valutare la vendemmia in Italia è molto complicato visto che i grandi vini italiani vengono prodotto dalla Valle d’Aosta fino a Pantelleria. In linea generale possiamo affermare che il 2012 è stata un’annata tra le più calde che si ricordano, sulla linea del 2003. E questo ha portato ad anticipare i tempi di vendemmia specie per chi produce spumanti. Complessivamente si è sofferto la siccità ma le piogge di settembre hanno risollevato la situazione ed alzato il livello di aspettative. Ci sarà un calo sensibile nelle rese ma questo non sarà necessariamente un fattore di criticità: come Onav prediligiamo sempre l’eccellenza ed anche quando la raccolta dà meno uve si possono fare vini di indiscussa qualità. Chiaramente gli addetti ai lavori hanno interessi diversi e quindi dovranno gestire adesso i processi di vinificazione con grande oculatezza. Sarà un’annata forse più complessa ma se si svolge un buon lavoro in cantina avremo dei prodotti di assoluta eccellenza anche nel 2012».
BENVENUTA VENDEMMIA’: DAL 9 SETTEMBRE LA RACCOLTA DELLE UVE CON LE CANTINE DEL MOVIMENTO TURISMO VINO
Da domenica 9 settembre tutti in vigna con Benvenuta Vendemmia, l’appuntamento del Movimento Turismo Vino (www.movimentoturismovino.it) per vivere il fascino della raccolta delle uve secondo tradizione nelle cantine socie dello Stivale. Un’occasione unica per scoprire i segreti della vendemmia dal grappolo alle botti e partecipare insieme ai vignaioli a tutte la fasi di lavorazione delle uve, dal vigneto alla bottiglia. Il tutto abbinato a visite in azienda, passeggiate tra i filari, degustazioni con prodotti tipici e momenti di relax e divertimento per adulti e bambini. In cantiere, spettacoli folkloristici, danze popolari, percorsi didattici per ragazzi e famiglie e per i più audaci la possibilità di partecipare alla pigiatura dell’uva a mano o con i piedi.
In Veneto si comincia in Valpolicella con la raccolta di uva corvina il 9 settembre e la degustazione di Amarone abbinato ai piatti del territorio (Vogadori), per continuare nella provincia di Padova con il menù speciale a base di uva bianca e nera (Fattoria Monte Fasolo) e al Castello di Roncade (TV) con una selezione di eccellenze per sostenere le imprese agricole colpite dal terremoto in Emilia Romagna (aceto balsamico di Modena D.O.P., parmigiano reggiano, ecc.). Degustazioni e visite in cantine proseguiranno anche il 23 settembre e il 6 ottobre nelle zone di Valdobbiadene (Bortolomiol) e Annone Veneto (Paladin). Sempre il 9 settembre di scena Falanghina e Piedirosso in Campania con Astroni alla scoperta delle peculiarità vitivinicole dell’area Flegrea, con approfondimenti storici e naturalistici sul cratere degli Astroni, oasi del WWF e riserva naturale dello Stato. Per chi ama gli autoctoni Masseria Venditti organizza una passeggiata sensoriale tra oltre 20 varietà di uve autoctone nel ‘vigneto didattico’, una sorta di “piccolo museo della biodiversità”. In Puglia, a bordo dei winebus, l’appuntamento con le cantine MTV è invece per domenica 16 settembre: mostre d’arte, spettacoli di musica e danze popolari accompagneranno gli enoappassionati in una giornata di festa in compagnia dei produttori. Anche la Lombardia debutta il 16 settembre con visite in cantina, pranzi con il vignaiolo (Bosco Longhino) e la tradizionale pigiatura dell’uva a mano o con i piedi nella vecchia pigiatrice (Pietrasanta). Nel Lazio Benvenuta Vendemmia è di scena il 30 settembre: al Casale Cento Corvi in programma visite guidate ai vigneti e la possibilità per adulti e bambini di vivere la vendemmia in prima persona. E per sottolineare il forte legame del territorio con la cultura etrusca, guide esperte condurranno i visitatori a Cerveteri alla scoperta dell’area archeologica della Banditaccia e dei suoi nuovi percorsi virtuali.