Si è tenuta oggi a Palermo la riunione del gruppo alto livello (HGL) sui diritti di impianto delle superfici a vigneto. L’HGL è stato voluto dal Commissario europeo all’Agricoltura, Dacian Ciolos, allo scopo di dibattere sulle problematiche e di fornire delle raccomandazioni alla Commissione sul controllo del potenziale vitivinicolo nella UE al termine dell’attuale sistema. All’incontro di Palermo hanno partecipato le delegazioni degli Stati membri, della Commissione europea e rappresentanti del mondo produttivo.
Dibattito -Il dibattito è stato preceduto da una serie di presentazioni relative ai diversi scenari che si possono prospettare a seguito del mantenimento dell’attuale regime o di una possibile liberalizzazione.
Le presentazioni sono state effettuate dall’Arev, dal Moisa, dall’Inea, dall’Inra, dal Cirve, dal DGagri.
Al termine delle presentazioni sono stati tenuti dei gruppi di lavoro, animati dalla Commissione, che hanno trattato specifiche tematiche, quali la competitività e la ristrutturazione del settore vino in Europa e l’impatto sulla produzione del vino, dei prezzi e della produzione della terra. Un momento importante del dibattito ha riguardato la proposta avanzata da 11 Paesi produttori (Italia, Francia, Germania, Austria, Portogallo, Spagna, Grecia, Bulgaria, Rep. Ceca, Slovacchia, Ungheria) relativa ad un sistema più flessibile rispetto all’attuale sistema ed ispirata ai seguenti principi:
– mantenimento del quadro regolatorio per l’impianto di vigneti con nuovi elementi di flessibilità;
– applicabilità del sistema a tutti i segmenti produttivi ( DO, IG e non IG)
– armonizzazione di alcune regole di gestione a livello europeo prendendo a riferimento il principio di sussidiarietà degli Stati membri.
Commisione – Dal canto suo la Commissione ha ipotizzato, invece, una possibile soluzione alla problematica attraverso un sistema basato sulla gestione del controllo della produzione assegnato alle organizzazioni professionali dei produttori con la responsabilità complessiva in capo agli Stati membri. Resta, pertanto, aperto il dibattito e l’approfondimento delle proposte sul tavolo che presentano alcune marcate differenze. Le discussioni proseguiranno nel corso della prossima ed ultima riunione dell’HGL previsto a Bruxelles in novembre.