Qualità eccellente ma la produzione cala del 30 per cento (rispetto al 2011), sono questi i primi risultati della vendemmia 2012 dell’Ansonaco dell’Isola del Giglio. Come nel resto d’Italia, anche la vendemmia sull’isola dei vitigni Ansonaco ha risentito della siccità e del gran caldo di quest’estate. Le previsioni sono di un raccolto di circa 210 quintali di uva, un terzo in meno rispetto allo scorso anno per una produzione finale di 14mila bottiglie (contro le 20mila del 2011). Per celebrare il vino prodotto dal vitigno autoctono dell’isola ogni anno a Giglio Castello viene organizzata la “Festa dell’Uva e delle Cantine aperte”, quest’anno in programma da giovedì 27 a sabato 29 settembre. Nelle cantine sarà in tavola il vino della vendemmia 2011 definito dagli addetti ai lavori «la migliore delle annate per qualità e quantità».
Produttori eroici – Sono quattro i produttori di questo vino (Fontuccia, Danei, Cooperativa Le Greppe, Altura), concentrati nella parte sud-ovest e centrale dell’isola, che in terreni rocciosi a picco sul mare portano avanti una autentica viticoltura eroica. I vigneti sono terrazzati in gradoni fino a tre metri di larghezza e uno di altezza, in terreni con una pendenza del 20-30% che di fatto rendono impossibile l’impiego di macchinari e la lavorazione dei terreni. Anche per questo la raccolta delle uve è tutta manuale. La posizione in pendenza dei terreni con un’ottima e costante esposizione al sole crea un microclima particolare che garantisce una adeguata ventilazione e un basso tasso di umidità. Tutti fattori che garantiscono al vino poca acidità e molta sapidità dovuta alla vicinanza con il mare per un gusto molto minerale. Ad essere appassionati di Ansonaco non sono solo i gigliesi. Questo vino, infatti, ha un mercato nel nord Italia e in alcuni paesi europei come Danimarca, Svizzera e, oltreoceano, negli Stati Uniti.
Ansonaco del Giglio Prodotto dall’omonimo vitigno autoctono, l’Ansonaco è un vino dal colore ambrato carico, di elevata gradazione, sapidità, mineralità (può arrivare fino ai 16°/17°) e dal corpo robusto. Il sapore è asciutto. Viene prodotto con un 90% di uva autoctona Ansonica cui viene aggiunto fino ad un 15% di altre uve autorizzate come Biancone, Moscatello, Malvasia e Procanico. I sistemi di coltivazione sono gli stessi di duemila anni fa e la vinificazione viene effettuata senza aggiunta di stabilizzatori o filtrazioni. L’odore è caratteristico con un bouquet leggermente fruttato, sapore asciutto, morbido in bocca, dal corpo robusto e armonico.
La Festa delle Cantine – Appassionati e turisti potranno degustare l’ Ansonaco del Giglio direttamente nella sua terra d’origine durante la “Festa dell’Uva e delle cantine aperte” in programma a Giglio Castello, uno dei 100 borghi medievali più belli d’Italia, dove si potranno degustare piatti cucinati secondo le antiche ricette (leggi). La Festa è organizzata dalla Proloco "G. Bancalà" in collaborazione con l’associazione Il Castello nonché da tanti volontari, commercianti e ristoratori. Con il patrocinio del Comune di Isola del Giglio, la manifestazione è resa possibile anche con il contributo delle aziende LOC e Titan-Micoperi oltre ché dell’Ente Parco, Cassa di Risparmio di Firenze, Banca di Credito Cooperativo della Costa D’Argento.