Il consumo dei prodotti biologici in Italia non subisce battute di arresto neppure in tempi di crisi visto che, secondo i dati Ismea, nel primo semestre del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 la spesa e’ aumentata di oltre il 6%, con un giro d’affari di circa 3 miliardi di euro che mette l’Italia al quarto posto in Europa, dopo Germania, Francia e Regno Unito e al sesto nel mondo.
Biodomenica – Secondo Aiab, Coldiretti e Legambiente, che il 7 ottobre in diverse piazze d’Italia organizzano la XXIII edizione della Biodomenica, la giornata dedicata all’agricoltura biologica, e’ significativo che dal 2008 la richiesta di prodotti bio abbia viaggiato a un ritmo di quasi l’8% di media annua, segno che i consumatori cercano sicurezza a partire da quello che mangiano, preoccupandosi dell’origine, della modalità di produzione e della vicinanza al territorio. Un successo al quale ha contribuito l’esplosione dei canali di vendita alternativi, ossia la vendita diretta, i gruppi di acquisto, gli spacci aziendali, i mercatini del bio e la ristorazione collettiva. Anche l’e-commerce, pur non rappresentando un canale rilevante in termini di quantita’ di vendita, registra comunque una crescita di offerte on line. Dal 2007 a oggi i siti che in Italia si occupano di vendita prodotti biologici sono passati, infatti, da 106 a 167 con una progressione del 57,5%, in particolare in Lombardia, Puglia, Emilia Romagna, Lazio e Sicilia che occupano i primi cinque posti della classifica regionale.
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