Agricoltura di qualità e percorsi comuni, esperienze italiane e prospettive di sviluppo rumene: questi i temi del seminario, svoltosi oggi a Bucarest, promosso congiuntamente dal ministero dell’Agricoltura rumeno e dall’Ambasciata d’Italia, con rappresentanti del Parlamento di entrambi i Paesi, di Confagricoltura e Confindustria, delle Camere di Commercio, del mondo bancario, di esperti.
L’incontro – Per Confagricoltura era presente il componente di Giunta con delega per l’internazionalizzazione Giandomenico Consalvo, che ha sottolineato l’importanza del settore agricolo per l’economia della Romania: la superficie agricola utilizzata in loco è circa il 56% del territorio e di questa oltre il 62% è destinata a seminativi, in particolare cereali; quasi il 33% della popolazione è impegnata nel settore primario. “Non si può non rilanciare la vocazione agricola della Romania”, ha commentato il rappresentante dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli.
Il commento – “C’è un quadro di riassetto e rilancio dell’agricoltura rumena che ha sempre interessato gli imprenditori italiani – ha proseguito Consalvo nel suo intervento –. Dall’impegno sinergico di Confagricoltura e Confindustria sono nati, nel corso degli anni, progetti di internazionalizzazione importanti. Ed oggi sono ben 330 mila gli ettari coltivati in Romania da aziende agricole italiane, come sono molteplici le iniziative agroindustriali. La nuova scommessa – ha concluso Consalvo – è quella delle reti d’impresa e dei contratti di rete nel settore agroalimentare su cui Confagricoltura e Confindustria stanno attivamente cooperando in Italia ma anche all’estero. Si possono sviluppare in Romania network, partenariati e progetti agroalimentari che vedano assieme agricoltori e industriali italiani ed anche rumeni. Noi Italiani possiamo mettere a disposizione dei colleghi della Romania le nostre conoscenze tecniche ed il know how, mediante scambi professionali e progetti comuni anche coordinati dalle Istituzioni di entrambi i Paesi”.
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