Dopo il via libera ieri al Senato, ora l’auspicio è che il ddl Mongiello-Scarpa sulla qualità e la trasparenza dell’olio d’oliva italiano passi rapidamente anche alla Camera per diventare finalmente legge. Si tratta di norme importanti a tutela dei consumatori, ma anche dei nostri produttori, perché aiutano a prevenire e a combattere frodi e sofisticazioni nel settore, che causano ogni anno danni per 1,5 miliardi di euro. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Nel disegno di legge, infatti, si prevede l’obbligo di rendere più chiare le informazioni contenute in etichetta, dall’origine alla categoria merceologica -spiega la Cia- con l’obiettivo di agevolare i consumatori nel riconoscimento e nella scelta del prodotto realmente “made in Italy”. Inoltre -ricorda la Cia- il ddl introduce il vincolo del termine minimo di conservazione e la corretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, nonché nuove disposizioni per contrastare le pratiche commerciali ingannevoli, ad esempio tutte quelle diciture o immagini o simboli grafici sulla bottiglia che evocano zone geografiche non corrispondenti all’effettiva origine territoriale delle olive.