Il rapido susseguirsi di radicali cambiamenti sociali, economici, politici, culturali, morali, ecc., dalla metà del secolo scorso, ha fortemente modificato il nostro modo di pensare, di essere e di agire. Stiamo tuttora attraversando fasi evolutive veloci, intense e quindi confuse che spingono soprattutto le nuove generazioni verso la diversa e dinamica realtà del terzo millennio. Oggi siamo infatti chiamati ad affrontare problematiche riguardanti l’intero nostro pianeta, quindi di dimensioni non più affrontabili solo da singoli Paesi e non risolvibili senza decisioni condivise, da realizzare nel rispetto reciproco di tutto ciò che oggi ci diversifica per origine, cultura, tradizioni e quant’altro. Non è difficile percepire intorno a noi il graduale procedere di una globalizzazione ormai avviata. Complessa e impegnativa, essa incontrerà e dovrà superare molti inevitabili ostacoli. Richiederà quindi tempi lunghi ed una tenace costanza delle nuove generazioni, che potranno coglierne le opportunità, grazie anche al superamento delle attuali barriere linguistiche e delle distanze fisiche.
Esigenze globali – Nessun Paese può più pensare al proprio futuro isolandosi, senza sincronizzarsi con le ormai ineludibili esigenze globali dell’intera umanità. Ciò vale anche per ogni azienda imprenditoriale, che avrà sempre maggiori difficoltà ad operare singolarmente, nell’ambito di un proprio microcosmo. Questa nuova realtà e le sue conseguenti esigenze coinvolgono anche il ruolo delle Accademie, peculiarmente numerose nella nostra penisola, spesso ereditate dalla nostra storica ricchezza culturale e dalla nostra congenita creatività. Questa consapevolezza ci ha indotto, all’inizio del terzo millennio, ad avviare una volontaria Unione (UNASA) fra tutte le Accademie italiane (o Istituzioni analoghe, diversamente denominate) che sono interessate allo studio di problematiche afferenti Agricoltura, Ambiente, Alimenti. Per iniziativa dei Georgofili è stata nel 2000 è stata anche costituita a Firenze la UEAA (Unione Europea delle Accademie interessate alle suddette problematiche) per soddisfare le esigenze di lo sviluppo della ricerca scientifica che non ha frontiere.
Collaborazione – In questo quadro di principi ispiratori, si inserisce l’odierno protocollo di intesa tra l’Accademia Italiana della Cucina e l’Accademia dei Georgofili. Esso intende infatti valorizzare l’impegno che le due Accademie pongono nell’approfondire e diffondere conoscenze e formare coscienze attinenti il fondamentale settore alimentare, raccogliendo e discutendo anche le ricche e preziose tradizioni alimentari che abbiamo ereditato. Siamo convinti che si debba soprattutto contare sulla forza della ragione e delle idee, nel pieno rispetto di ogni libertà di pensiero e di civile espressione. Cerchiamo quindi di raccogliere e ascoltare tutte le opinioni, per discuterle in un continuo e aperto confronto di valutazioni, con realismo non trincerato nei limiti dell’oggi, ma certamente pragmatico e lungimirante al tempo stesso. Giustamente orgogliosi della lunga e gloriosa storia ereditata, continueremo a svolgere il ruolo che i Georgofili hanno assunto da sempre, cercando di far emergere una visione aggiornata della realtà, leggerla e interpretarla per stimolare ogni possibile azione costruttiva, per migliorare ciò che è nell’interesse generale, così come lapidariamente definito con le tre parole: prosperitati publicae augendae che sono scolpite nel nostro antico logo
Franco Scaramuzzi
Presidente dell’Accademia dei Georgofili
IN ALLEGATO IL PROTOCOLLO SIGLATO FRA ACCADEMIA DEI GEORGOFILI E ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA