“Il Governo si è trovato ad affrontare una crisi particolarmente difficile; una situazione che ha richiesto interventi forti e coraggiosi, anche pesanti. Questo ha provocato un aumento della pressione fiscale, dolorosa ma necessaria. Speriamo di poter voltare pagina. Per quanto riguarda il settore agricolo, a livello comunitario è stato fatto un importante passo avanti non solo a livello di Governo, ma siamo riusciti, insieme alle Regioni, alle confederazioni e a tutto il mondo agricolo, a fare sistema come Paese e qui voglio ringraziare per il contributo il presidente Verrascina e Copagri. Voglio ricordare anche l’impegno del presidente Monti in sede di negoziati sul budget comunitario proprio sul dossier dell’agricoltura, grazie al quale l’Italia ha ricevuto un miliardo di euro di bonus. Tutto questo però non basta, continueremo a chiedere una Pac adeguata per la nostra agricoltura". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, è intervenuto a Matera durante la II Conferenza Economica Nazionale “Quale futuro per l’agricoltura italiana” organizzata da Copagri.
Meno agricoltura – “Per troppi anni – prosegue il Ministro – l’agricoltura è stata messa da parte riducendo la politica agricola a semplice interfaccia con Bruxelles, serve invece una politica agricola nazionale che possa affrontare importanti problemi. La percentuale di valore che resta ad agricoltore troppo bassa, la mancata aggregazione delle nostre imprese, per questo abbiamo messo in campo l’articolo 62 grazie al quale ora ci sono pagamenti certi e contratti scritti. Questo non basterà ma migliorerà sicuramente la situazione. Serve un’ aggregazione dell’offerta, dobbiamo tutelare l’origine dei prodotti, non possiamo puntare sulle comodity ma sulla qualità e sull’ identità territoriale e per questo c’è ancora tanto spazio per lavorare qui al Sud. Dobbiamo poi difendere il territorio dalla cementificazione. Da cittadino – conclude Catania – mi auguro che in futuro ci sia una classe dirigente in grado di assumersi le proprie responsabilità e spero che tutti insieme si riesca a fare un’Italia migliore e un’agricoltura migliore”.