In una conferenza stampa convocata d’urgenza quest’oggi, il ministro Mario Catania ha commentato l’Operazione ‘Centurione’. Gli viene chiesto se avesse avuto sentore di ciò che è emerso «Se avessi avuto sentore, avrei fatto immediatamente qualcosa» ha detto il ministro sugli arresti dentro il Ministero per corruzione diffusa nel periodo 2007-maggio 2011, periodo in cui Catania era funzionario al Ministero, prima nel ruolo prima di direttore generale delle Politiche europee e poi di capo dipartimento relativamente alla stessa area. Il ministro ha poi informato la stampa di aver «azzerato la spesa a partire dal 2013 delle attività di comunicazione istituzionale e promozionale del ministero in quanto hanno un alto tasso di discrezionalità gestionale a mio parere non positivo» ha quindi spiegato riferendosi proprio alle spese con i fondi in bilancio dello Stato, oggetto dell’indagine rispetto alle quali è accusato Giuseppe Ambrosio – ex capo di gabinetto dei ministri Zaia e Galan e ora direttore generale per il CRA, nonché capo della segreteria del sottosegretario Franco Braga. «Stiamo parlando di fatti che sono accaduti dal marzo 2007 al maggio 2011; fatti che ruotano sostanzialmente attorno ad attività di comunicazione istituzionale e promozione del ministero – ha aggiunto -, per le quali ogni ministero dispone di fondi. Tutti gli episodi sono riconducibili a questo perché siccome il ministero fa un’attività amplissima e ci lavorano migliaia di persone di assoluta onestà, e sottolineo che quello che è in ballo è ‘soltanto’ purtroppo uno specifico e singolo spezzone delle attività del Mipaaf». E sui rapporti fra il ministro e Ambrosio ha risposto: «Ambrosio ha sempre svolto funzioni che non sono mai state nell’area di mia competenza, tranne per il fatto che è stato sopra di me come capo gabinetto dei ministri Zaia e Galan. Quando sono diventato ministro non ho attribuito funzioni apicali ad Ambrosio come gli sarebbe spettato quale dirigente di prima fascia e neanche quella di capo dipartimento». Inoltre è stato reso noto che verranno formalizzate le sospensioni delle persone investite dall’indagine che ha coinvolto il ministero e sarà avviata una verifica interna su tutto quello che è rimasto fuori dall’indagine.