La crisi economica influisce sui consumi degli italiani. Secondo la Cia sei italiani su dieci sono stati obbligati a cambiare gli acquisti dei prodotti alimentari. Infatti, il 50% ha ridotto la spesa, il 34%, circa 7,4 milioni, ha deciso di acquistare prodotti low cost mentre il 28% (6,5 milioni) ha virato verso gli alimenti dei discount.
I consumi – Quanto a dicembre, afferma la Cia, la corsa del carrello della spesa è leggermente rallentata, ma resta comunque ancora troppo caro per le tasche delle famiglie, mantenendosi superiore al tasso d’inflazione di circa un punto percentuale. A questa frenata ha contribuito, spiega la Cia, l’agricoltura che ha mantenuto i listini a livelli bassi. Unica eccezione, anche per il periodo invernale e per il maltempo che ha distrutto diverse coltivazione, i vegetali freschi che al dettaglio sono cresciuti, a dicembre, del 4,7% rispetto al mese precedente e del 6% in termini tendenziali. Per gli altri prodotti, come carne bovina, olio d’oliva, farine e uova si sono avuti rialzi assai moderati (tra lo 0,1 e lo 0,4%). Per la frutta si è addirittura registrato un calo congiunturale dell’1,4%.
Stop a cene fuori casa e dolci della domenica – Le famiglie, a causa delle difficoltà economiche, sono costrette a mantenere condotte d’acquisto orientate alla prudenza e al massimo risparmio. Anche perché – prosegue la Cia – la pressione fiscale in un anno è salita al 44,7% (e nel 2013 è destinata a superare il 45%) e il potere d’acquisto si e’, invece, ridotto ulteriormente. Il risultato, conclude la confederazione, è che si riducono drasticamente anche cene fuori casa e dolci della domenica, con un calo nei ristoranti (-5%) e nelle pasticcerie (-11%).