Pandori e panettoni in saldo sostituiscono biscotti e merendine. Per tutto il mese di gennaio tre italiani su cinque trasformeranno i due dolci “simbolo” di Natale in prodotti per la prima colazione, con un occhio puntato al risparmio e uno al riciclo. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori. Passato Capodanno e trascorsa l’Epifania, infatti, sono partiti i saldi sugli alimenti tipici delle feste e nei punti vendita della Gdo, dai supermercati ai discount, si possono comprare pandori e panettoni a prezzi davvero convenienti -spiega la Cia- con sconti che superano anche il 50 per cento e moltissime offerte “paghi due, prendi tre”. Un’occasione di risparmio che oltre la metà degli italiani coglie al volo, tanto più che questo tipo di saldi è di natura prettamente commerciale e non riguarda assolutamente la qualità dei prodotti.
C’è crisi – D’altra parte, con la crisi e i redditi sottoterra, le famiglie certamente non si lasciano sfuggire l’occasione di dimezzare il budget di spesa per la colazione -sottolinea la Cia-. Senza contare che proprio le difficoltà economiche, con il calo del potere d’acquisto e l’aumento degli oneri fiscali, hanno invertito la tendenza “sciupona” degli italiani, che riscoprono il riciclo degli avanzi evitando la pattumiera. Oggi ben il 64 per cento delle famiglie -ricorda la Cia- dichiara di aver diminuito gli sprechi alimentari nei mesi scorsi e di aver fatto ancora più attenzione a Natale, adottando “trucchi” in cucina per non buttare via nulla, a partire proprio da pandoro e panettoni. Che non solo diventano ottimi sostituti delle brioche la mattina, ma possono trasformarsi anche in perfette basi per torte, tiramisù, zuppe inglesi e semifreddi.