Violino (Friuli VG): Lavorare per rafforzare il comparto zootecnico

L’agricoltura italiana è pronta alle sfide che l’attendono nel 2013. In agenda la nuova Pac e le elezioni politiche per la formazione di un nuovo Governo. agricultura.it ha chiesto all’assessore all’agricoltura della Regione Friuli Venezia Giulia Claudio Violino un bilancio sull’agricoltura nella sua regione, per quanto concerne il 2012, e gli auspici per l’anno nuovo appena iniziato.

1) Ass. Violino, che anno è stato il 2012 per l’agricoltura della sua regione, tracci un breve bilancio.
“L’anno appena trascorso è stato sicuramente difficle sotto molti punti di vista. C’è da dire però, nel complesso, che nonostante la profonda crisi che tutti i settori economici stanno attraversando e ancor più hanno attraversato gravemente nel 2012, il settore agroalimentare è uno di quelli che ha tenuto. Si tratta di un dato in controtendenza, anche se c’è da dire che il comparto prettamente agricolo ha sofferto in alcuni dei suoi settori. Se il vitivinicolo tiene e anzi, aumenta di produzione e soprattutto di valore, non lo stesso si può dire per altri settori del comparto agricolo, come ad esempio la zootecnia e il settore del latte che soprattutto nella nostra regione stanno accusando i contraccolpi della crisi. Altri settori, come l’agroalimentare di alta qualità, invece hanno raggiunto dei buoni risultati; il prosciutto di San Daniele ad esempio è una realtà consolidata che ha avuto buoni risultati durante l’anno soprattutto in termini di esportazioni. Questo può e deve fare da traino per tutte le nostre produzioni di qualità”.

2) Quali saranno le iniziative ed azioni previste per il 2013 per il rilancio (o conferme) dell’agricoltura regionale?
“Per i primi mesi di quest’anno punteremo senza dubbio al rafforzamento del marchio Aqua: la “riedizione” del marchio Aqua è stato un passaggio fondamentale per l’intero settore agroalimentare regionale. Lo spunto per rimettere mano alla materia, regolata dalla legge regionale 21 del 2002, sono stati alcuni problemi sorti a Bruxelles nel percorso di notificazione di AQUA. Il marchio non è una certificazione di origine territoriale, come una DOP o IGP, ma un riconoscimento collettivo di qualità, garantito dalla Regione attraverso l’ERSA e su base volontaria, insomma "uno strumento in più in mano ai produttori". Lo dimostra di fatto anche l’impostazione del nuovo disciplinare, il primo messo a punto per l’asparago bianco, con il coinvolgimento degli stessi produttori”.

3) In vista delle prossime Politiche, cosa auspica dal nuovo Governo nazionale e cosa chiede per l’agricoltura?
“Nel corso dell’ultima annata, nella nostra regione sono emerse delle criticità che potremmo definire “strutturali”: mi riferismo in particolar modo ai sistemi di irrigazione che, se pur all’avanguardia e funzionanti, nel corso del 2012 hanno visto un “sovraccarico” di lavoro, dovuto alla straordinaria siccità che si è presentata durante i mesi estivi. Come dicevo, nonostante i Consorzi di Bonifica abbiano fronteggiato bene questa emergenza, fornendo acqua e servizi agli agricoltori, ormai dobbiamo di fatto fare i conti con i continui cambiamenti climatici che mettono a dura prova territorio ed attività agricola. Per questo stiamo cercando di implementare l’infrastruttura del sistema irriguo regionale. Certo è che l’importanza di queste opere deve essere riconosciuta anche a livello nazionale. Non dimentichiamoci che all’agricoltura spetta anche il compito della gestione ambientale che è anche di sicurezza pubblica. Si pensi ai 55 km di argini a mare che difendono la bassa friulana, non solo i territori agricoli, ma anche gli insediamenti industriali e addirittura i centri abitati”.

4) Il 2013 sarà l’anno che porterà l’agricoltura nella nuova Pac: qual è il ruolo che a suo avviso dovrebbero avere le Regioni e quali interventi e modiche finali auspica sul documento attuale?
“La Politica Agricola a livello europeo è il quadro, il frame all’interno del quale si muove tutta la nostra ttività e all’interno del quale anche a livello regionale vengono prese le decisioni. Grazie ad uno strumento come il Psr, che è appositamente calibrato sulle esigenze di ciascuna regione, possiamo riuscire a creare misure che vadano incontro alle esigenze delle imprese che operano sul nostro territorio, ceh ha ovviamente specificità differenti rispetto ad altre regioni. Personalmente, l’obiettivo che vogliamo perseguire all’interno della Pac attraverso lo strumento del Psr, è quello di cercare di ottenere un paniere di prodotti delFriuli venezia Giulia cge siano “marchiati” (con il marchio Aqua, per esempio o con il Tipicamente Friulano) e ottenuti attraverso un sostegno per la creazione di filiere funzionali a quel risultato. L’approccio insomma, è integrato, di filera: è questo che vogliamo premiare, per avere più aggregazione e funzionalità”.

5) In conclusione: per il 2013 quali sono i buoni propositi e gli aspetti da migliorare per la “sua” agricoltura?
“Per il settore c’è ancora moltissimo lavoro da fare: ci sono dei comparti che soffrono di più, come quello zootecnico e tutta la filiera del latte che in questo periodo stanno attraversando una profonda crisi. In questo senso c’è da agire rafforzando l’intera filiera, a partire dalla promozione del prodotto finale, il questo caso il Montasio, punta di diamante del nostro paniere agroalimentare. In questo senso diventa centrale l’arrivo del Giro d’Italia sulle Malghed el Montasio, un evento importantissimo per il 2013, non soltanto perchè si tratta del primo arrivo in malga della storia del giro, ma anche perchè un evento di questa portata permetterà di avviare un percorso di valorizzazione di cui beneficerà l’intera filiera”.

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