La “spending review” sanitaria colpisce soprattutto sulle aree rurali. A pagare più di tutti il taglio di oltre 7 mila posti letto previsto dalla legge Balduzzi, infatti, saranno gli ospedali periferici, cioè quelli collocati in zone già di per sé carenti di servizi e spesso anche mal collegate con le strutture sanitarie cittadine. È per questo che la Cia, insieme a Cittadinanzattiva, intende mettere a disposizione il suo sistema capillare di servizi sul territorio rivolto al cittadino e alle imprese per dare un contributo nei termini di informazione e assistenza in materia sanitaria. È quanto si evince dal convegno “Meno sanità o nuova sanità?”, in svolgimento oggi a Roma, organizzato dalla Confederazione italiana agricoltori, la Fondazione Humus e l’associazione Cittadinanzattiva, che ha ospitato gli interventi, tra gli altri, del vicepresidente nazionale della Cia, Fabio Moschella, e del segretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso, del coordinatore della Giunta nazionale Cia Alberto Giombetti, del segretario nazionale della Federazione italiana Medici di famiglia, del presidente dell’Unione tecnica italiana dei farmacisti, Eugenio Leopardi. Durante l’incontro, il direttore nazionale della Cia Rossana Zambelli e il vicesegretario generale di Cittadinanzattiva Annalisa Mandorino, hanno illustrato i termini di un protocollo di collaborazione tra le due associazione, che vuole mettere insieme le rispettive competenze al servizio del cittadino, dando un sostegno concreto alle persone e alle imprese, moltiplicando così l’area di diffusione dei servizi di assistenza e consulenza. Una collaborazione -ribadisce la Cia- che vuole partire proprio dal capitolo “sanità”. Il decreto Balduzzi, diventato legge nello scorso autunno, ridisegna completamente la sanità nazionale. E proprio in un contesto di riorganizzazione del sistema così radicale -spiega la Cia- il cittadino ha particolarmente bisogno di essere informato correttamente, oltre che di essere supportato nell’espletare la burocrazia sanitaria. Esigenza ancor più sentita nelle realtà marginali e nei casi di disabilità.
Tagli – La geografia dei tagli alla sanità, tutti concentrati nelle aree di campagna e montagna -sottolinea la Confederazione- rischia di marginalizzare ulteriormente delle zone, dove si inaspriscono i toni del disagio sociale, soprattutto per gli ultrasessantacinquenni. Sono soprattutto i pensionati, infatti, a scontare quotidianamente l’inadeguatezza dei servizi sociali e le difficoltà logistiche che ne derivano. Da qui la necessità -continua la Cia- di una riflessione allargata sulle conseguenze sociali legate alla legge sulla sanità, che coinvolgesse associazioni diverse, ma che hanno in comune la rappresentanza, l’organizzazione e la difesa dei diritti di cittadinanza individuali e collettivi. È proprio sulla base di queste affinità che Cittadinanzattiva e Cia intendono costruire un percorso di collaborazione, in linea con il nuovo modello di servizi alla persona, rappresentato dall’attività del patronato Inac e del Caf. Tanti gli elementi di discussione nell’ambito del convegno: la nuova dimensione della medicina del territorio con un ruolo più diretto assunto dalla figura del medico di famiglia, la funzione e il ruolo delle “farmacie di servizio” e i rischi che corrono le farmacie rurali, se non saranno previsti sgravi fiscali, la decisione dell’Ue di disporre di un piano di lavoro straordinario per la sanità europea per il 2014-2020.