La proposta per le prospettive finanziarie 2014-2020 in discussione al Consiglio europeo di Bruxelles non soddisfa Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza cooperative italiane (di cui fanno parte Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital). “Se le ‘prospettive’ fossero approvate sulla base dello schema della terza proposta Van Rompuy -ha dichiarato il coordinatore di Agrinsieme Giuseppe Politi- sarebbe la prima volta che l’Europa riduce i massimali di spesa, peraltro mentre l’Unione si allarga. Ci preoccupano i ‘costi della non Europa’ che potrebbero derivare da queste scelte, mentre dovremmo pure verificare l’atteggiamento del Parlamento europeo che, come noto, ha anche potere di veto su queste proposte”.
PAC – “In questo contesto, i due ‘pilastri’ della Pac -ha aggiunto il coordinatore di Agrinsieme- subirebbero un taglio a due cifre in termini reali rispetto alla situazione attuale (una riduzione di circa 42 miliardi di euro per il I pilastro e di 11 miliardi di euro per il II), mentre sono tutti da valutare i massimali sui quali l’Italia potrà contare, anche alla luce delle somme messe sul tavolo per lo sviluppo rurale. Sono, comunque, positivi i lievi miglioramenti sul fronte del greening e della flessibilità nella ridistribuzione delle risorse”. "Riconosciamo in ogni caso al presidente Monti e ai ministri Catania e Moavero -ha concluso Politi- di aver cercato sinora di evitare in ogni modo le riduzioni di risorse a carico dell’agricoltura e chiediamo di proseguire in questa azione. Anche per evitare conseguenze negative a carico delle imprese agricole che sono e restano parte integrante del disegno europeo”. (Tabella all’interno dell’allegato).