“Mentre a gennaio crescono i prezzi al consumo (+0,2% a gennaio rispetto a dicembre 2013), si contraggono invece quelli dei prodotti agricoli”. Lo sottolinea Confagricoltura in relazione ai dati definitivi sull’inflazione a gennaio, diffusi oggi dall’Istat. Confagricoltura fa presente, sulla base dei dati Ismea, che le quotazioni agricole sono calate dell’1,2% a gennaio su dicembre; gli ortaggi segnano a gennaio un incremento sul mese precedente del 3,2% all’origine. “La dinamica al consumo penalizza i consumatori e conferma il potenziale deflativo della produzione primaria – osserva Confagricoltura -. I vegetali freschi a gennaio, rispetto a dicembre, sono costati ben il 9,2% in più ai consumatori”.
Aumenti – “Aumenti dei listini all’origine delle verdure a gennaio e febbraio sono fisiologici – spiega Confagricoltura – perché pesano i fattori meteorologici e gli incrementi dei costi, ad esempio, per il riscaldamento di serre e stalle. Resta la forte discrepanza di quotazioni, con i prezzi al dettaglio triplicati rispetto a quelli all’origine”. Confagricoltura pone in evidenza, sulla base dei dati Istat, il calo delle vendite al dettaglio (-0,8% nel 2012 rispetto all’anno precedente quelle alimentari) che si stanno concentrando sempre più nei canali della grande distribuzione (+0,6%) ed in particolare del discount (+1,6%). “Tendenze – conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – da tenere presenti nelle strategie d’impresa, anche quelle volte ai nuovi mercati”.
Dinamica dei prezzi all’origine ed al consumo
(elaborazione Centro Studi Confagricoltura su dati Istat ed Ismea)
Gennaio 2013- Dicembre 2012
Prezzi agricoli all’origine -1,2%
Prezzi al consumo +0,2%
Prezzi ortaggi all’origine +3,2%
Prezzi vegetali freschi al consumo +9,2%