Tutela dell’ambiente e delle attività del mondo rurale, ma anche gestione, controllo e valorizzazione dei processi agricoli, zootecnici e forestali in Italia. Sono questi i punti principali del Protocollo d’intesa siglato dal Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (CONAF) e Corpo Forestale dello Stato, a Tarvisio (Ud), in occasione del convegno organizzato dal Conaf – Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, e dalla Federazione Agr. For. Friuli Venezia Giulia; sulla “Gestione forestale: buone pratiche e valorizzazione dei prodotti legnosi quali strumenti per rilanciare l’economia montana”. Con la firma del protocollo – da parte del presidente CONAF Andrea Sisti e del dirigente superiore del CFS Nazario Palmieri (delegato dal Capo del Corpo Cesare Patrone) – si avvia una collaborazione per attività di ricerca, sperimentazione, progettazione e formazione.
Cooperazione tra enti – Con il protocollo d’intesa si stabilisce una cooperazione attiva tra i due enti, per le rispettive responsabilità, capacità, competenze, con l’obiettivo di tutelare ambiente e mondo rurale, nonché per controllare e valorizzare i processi di produzione agroalimentare; puntando alla promozione della sostenibilità nella gestione e tutela della risorse ambientali ed ad elevati livelli di tutela della sicurezza (territoriale, ambientale, naturalistica, idrogeologica, agronomica, fitosanitaria, alimentare, sociale ed economica). “Il CONAF – ha sottolineato il presidente CONAF Andrea Sisti – intende collaborare con il Corpo Forestale Forestale per la predisposizione e l’esecuzione degli interventi previsti, attraverso iniziative di ricerca, valutazione, pianificazione e progettazione». In questo ambito saranno elaborate delle linee guida e programmi di interventi specifici, coerenti e coordinati con le attività dei singoli enti. «Il procollo d’intesa CFS-CONAF – dirigente superiore del CFS Nazario Palmieri – ha affermato raffozerà le azioni di tutela e salvaguardia del patrimonio forestale nazionale; baluardo fondamentale per la conservazione del paesaggio, dell’ambiente e per la difesa del suolo”.
L’applicazione del Protocollo – Tutela del paesaggio, del territorio rurale, montano e delle sue componenti; inquinamento, traffico illecito e smaltimento illegale di rifiuti; tutela delle risorse idriche e dell’aria; tutela della salute umana, attraverso la gestione della sicurezza alimentare; tutela della biodiversità, della flora e della fauna; tutela delle emergenze fitosanitarie; tutela e controllo del benessere animale, soprattutto nei luoghi di lavoro e di produzione; prevenzione e repressione dei reati connessi agli incendi boschivi; prevenzione e gestione dei rischi ambientali, dei disastri naturali e dei dissesti idrogeologici; tutela e controllo degli elementi del verde pubblico e privato ed in particolare del patrimonio arboreo e del controllo di qualità sui relativi standard urbanistici. “Fra le attività – è precisato nel protocollo – anche la realizzazione di studi, ricerche e progetti sperimentali; organizzazione di convegni, seminari e divulgazione nei settori sopra definiti; l’organizzazione di attività didattiche, formative e di aggiornamento professionale a favore degli iscritti agli Albi dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali e dei dipendenti del Corpo forestale dello Stato, inclusi corsi di laurea e master, convegni, seminari, corsi e iniziative culturali”. Nell’ambito della collaborazione, infine, viene promossa anche la “Giornata Nazionale del Bosco e della Biodiversità”, che si svolgerà con cadenza annuale.