Presentata oggi a Roma la giornata dell’innovazione organizzata dal Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (CRA) e dal Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (Conaf) con lo scopo di generare innovazione in agricoltura attraverso la collaborazione tra ricercatori e professionisti.
Agricoltura e innovazione – “Il CRA ed il Conaf insieme stanno lavorando – afferma il presidente CRA Giuseppe Alonzo – per supportare l’innovazione affinché si espanda anche ad altri settori. Oggi troviamo in agricoltura una forza generatrice di economia che è una delle poche energie vitali del nostro Paese e che dispone ancora di un buon tasso di innovazione. L’innovazione è da collegare ad un nuovo atteggiamento sociale – continua il Presidente – che ci deve portare a fare sistema, a scambiare esperienze a riformare i processi che creano cultura nel nostro Paese”. “Iniziativa – ha sottolineato il presidente Conaf Andrea Sisti – che vuole essere un appuntamento annuale per divulgare lo stato della ricerca e dell’innovazione nel settore agroalimentare ed ambientale in Italia. E’ importante, inoltre, per fare il punto della situazione e per dare conto ai cittadini dell’impiego delle risorse pubbliche, che possono a loro volta generare sviluppo. Un Paese che non investe in ricerca ed innovazione non investe nel futuro. La Giornata dell’Innovazione deve servire anche a stimolare e incrementare l’integrazione tra ricerca, innovazione e attività professionale, per valorizzare le conoscenze e competenze con lo scopo di migliorare la produttività dell’agricoltura italiana”. “Le attività di ricerca e sperimentazione dell’Ente generano conoscenze, risultati e innovazioni trasferibili ad aziende, enti di ricerca e amministrazioni pubbliche – ha dichiarato Stefano Bisoffi direttore delle attività scientifiche del CRA -, tutti i risultati delle ricerche del CRA al fine di renderli consultabili, sono raccolti in schede e pubblicati sul sito dell’Ente www.entecra.it nella sezione risultati e innovazione”.
Collaborazioni per fare innovazione – A chiusura della giornata sono stati presentati tre esempi di collaborazioni per fare innovazione: Una ricerca svolta dall’unità per il monitoraggio e la pianificazione forestale di Trento (CRA–MPF), incaricata dalla prestigiosa Accademia Nazionale delle Scienze, di Roma, di progettare e realizzare un Sistema Informativo Geografico (“SIFTEC”) per la gestione del patrimonio forestale della Tenuta Presidenziale di Castel Porziano (proprietà della Presidenza della Repubblica Italiana) per l’aggiornamento del piano di gestione forestale. Lo spin-off individuerà dei modelli per la stima di volumi e biomasse delle diverse specie forestali presenti nella tenuta. Il sistema informativo geografico (GIS) per la Tenuta di Castel Porziano permetterà di ottimizzare e monitorare la gestione e di introdurre le più recenti innovazioni tecnologiche e metodologiche del settore. A seguire è stata presentata una start up biologica che fa innovazione tornando a fare il vino artigianale in anfore di terracotta cotta da 800 litri così come si faceva 7.000 anni fa nel Caucaso. Il procedimento prevede una pigia – diraspatura ed il trasferimento del mosto direttamente nelle anfore dove riposano sulle fecce fino a primavera quando vengono travasi all’occorrenza. Solitamente vengono imbottigliati dopo un anno. I risultati sono entusiasmanti: finezza, eleganza, profumi intriganti che ci riportano a sapori antichi e perduti. Per concludere è intervenuta una imprenditrice che produce considerando gli effetti dell’alimentazione sulla salute e con il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura lavorerà per ridare valore al cibo in termini nutrizionali e culturali. Per riscoprire la terra e l’agricoltura, a valorizzare i prodotti agricoli, a ricercare la tracciabilità, al fine di salvaguardare l’ambiente, la cultura, l’economia e a preservare la nostra salute ridando contenuto alla dieta mediterranea. L’educazione alimentare è il trasferimento alle nuove generazioni di cultura, di patrimonio, di valori responsabili e sostenibili che stimolino una nuova attenzione verso l’alimentazione ed una nuova domanda di prodotti alimentari rispettosi dell’ambiente e della salute.