La 45.ma edizione di Agriumbria (5-6-7 aprile 2013 – Quartiere fieristico di Bastia Umbra – PG) vede ancora una volta la zootecnia protagonista della manifestazione affermatasi come momento fieristico della multifunzionalità e dei processi di filiera dell’agricoltura che propone un qualificato livello di specializzazione e di innovazione dei vari settori produttivi. Le mostre, le rassegne, i concorso e i banchi di assaggio dei prodotti zootecnici che si svolgeranno nel corso delle tre giornate umbre – fa presente il Presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari – rappresentano la vitalità e la determinazione degli allevatori che reagiscono alle condizioni di precarietà nelle quali operano, investendo nel miglioramento genetico e nella selezione dei loro allevamenti. Vitalità che viene confermata dalla numerosa partecipazione di specie e razze che verranno esposte negli appositi spazi del quartiere fieristico dotato di ring nei quali avrà luogo il confronto fra i capi zootecnici iscritti a differenti Libri Genealogici nazionali.
L’Associazione Italiana Allevatori/Italialleva, in collaborazione con l’ARA dell’Umbria e con le Associazioni nazionali allevatori di razza e specie, presenterà il patrimonio zootecnico italiano selezionato dalle Associazioni nazionali: Assonapa (Associazione nazionale pastorizia), Anci (associazione nazionale cunicoltori italiani), Anapri (Associazione nazionale allevatori Pezzata Rossa Italiana), Anagra (Associazione nazionale allevatori Grigio Alpina), Anacli (Associazione nazionale allevatori Charolaise e Limousine) e Anafi (Associazione nazionale allevatori Frisona Italiana). Come è noto, le razze Chianina, Marchigiana e Romagnola possono fregiarsi del Marchio IGP “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”, il cui omonimo Consorzio di Tutela sarà presente in fiera con un proprio spazio espositivo nel quale sono state programmate iniziative rivolte al consumatore per meglio far conoscere e valutare la qualità della carne.
Consorzio Carni Bovine – Ad Agriumbria sarà presente anche il Consorzio Carni Bovine Italiane (CCBI) con il proprio laboratorio mobile di sezionamento, una vera opportunità per tante piccole aziende non attrezzate per la lavorazione e commercializzazione delle carni prodotte nei propri allevamenti, che le mette in condizione di attuare la filiera corta. Il CCBI nel corso delle giornate fieristiche venderà direttamente al pubblico carni IGP provenienti da allevamenti dei soci. Nell’ambito delle Mostre, sono da segnalare le Interregionali della razza Chianina e della Frisona Italiana. Alla prima hanno aderito numerosi allevamenti dell’Italia centrale, che presenteranno, come avverrà in occasione della Mostra Nazionale che si svolgerà nel 2013 in Toscana, capi e nuclei di soggetti iscritti al LGN a dimostrazione dell’elevata genealogia raggiunta dagli allevamenti. La Mostra interregionale della Frisona Italiana, organizzata dall’ARA Umbria e dall’ANAFI, è una importante occasione per verificare la selezione e le performance di questa razza da latte che nell’Italia centrale rappresenta un settore della zootecnia di indubbio interesse per la qualità della produzione destinata non solo al consumo del latte fresco, ma anche alla trasformazione lattiero casearia. Le regioni nelle quali la Frisona Italiana rappresenta un importante bacino di produzione in Italia, sono la Toscana, l’Umbria, le Marche, il Lazio e l’Abruzzo con oltre 850 allevamenti e con 43.000 vacche iscritte al LGN (DPR 1290 del 26 maggio 1959). Una razza che a un anno esatto dall’introduzione della genomica in Italia, ha riaffermato, a livello internazionale, il suo valore genetico, come viene confermato dalla pubblicazione degli indici riferiti ai genotipi dei riproduttori dei nostri allevamenti. Risultato che apre ulteriori prospettive al miglioramento della razza, grazie alla sempre più numerosa presenza di vacche longeve, funzionali e più facilmente ingravidabili, la cui produzione di latte segna un aumento in contenuti di proteine e in grassi.
Convegno scientifico – Nell’ambito degli incontri programmati ad Agriumbria 2013, la rivista professionale INFORMATORE ZOOTECNICO, di Edagricole / Gruppo24Ore, organizza un importante convegno tecnico- scientifico sul tema “L’ALIMENTAZIONE DEI BOVINI: LE BUONE PRATICHE TECNICHE, GLI ASPETTI ECONOMICI” (venerdì 5 aprile 2013, dalle ore 14.30 alle ore 18.00). I relatori, professori universitari ed esperti del settore, discuteranno dell’alimentazione dei bovini, sia quelli da carne sia quelli da latte, tanto dal punto di vista tecnico quanto dal punto di vista economico. Tra le relazioni previste: le nuove tendenze scientifiche nell’alimentazione dei bovini da carne, la buona pratica dell’alimentazione delle bovine da latte, l’articolazione dei costi d’allevamento dei bovini da carne, le novità normative nella mangimistica. Fra gli esperti che hanno accettato di parlare al convegno alcuni dei maggiori opinion leader del settore, come Igino Andrighetto, docente di zootecnia all’Università di Padova e direttore dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie, Lea Pallaroni, segretario generale di Assalzoo, Riccardo Compiani, veterinario e ricercatore all’Università di Milano, Simone Mellano, direttore di Asprocarne Piemonte, Fabiano Barbisan, presidente del Consorzio Italia Zootecnica.