Su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Franco Manzato, e di quello al Turismo, Marino Finozi, la giunta regionale del Veneto ha approvato disegno di legge che corregge le problematiche emerse nei primi mesi di applicazione delle norme attualmente in vigore in materia di Legge regionale dell’agosto scorso che disciplina l’agriturismo, l’ittiturismo e il pescaturismo. Lo comunica una nota della regione Veneto. “Abbiamo avviato il necessario ‘tagliando’ alla Legge regionale dell’agosto scorso per superare le problematicità operative e le contraddittorietà normative e procedurali riscontrate e segnalate anche dagli imprenditori interessati e dalle loro organizzazioni”, ha indicato l’assessore Manzato.
Le modifiche – La proposta legislativa della Giunta ridisegna di fatto la legge dello scorso anno, chiarendo meglio procedure e attività, modalità di svolgimento, impegni degli operatori, attività e servizi complementari, le attività di controllo e verifica, la destinazione d’uso, gli aspetti di natura igienico – sanitaria, la perdita dei requisiti; quadro sanzionatorio. “L’agriturismo è un’attività sostanzialmente consolidata che riguarda attualmente oltre 1.250 imprese agricole, circa la metà delle quali svolgono l’attività di ospitalità: una forma di turismo sempre più apprezzata – è la premessa di Manzato, che aggiunge -. Si sono dimostrate sempre più richieste anche le attività di turismo attivo collegate alla pratica della pesca e alla possibilità per i turisti di poter pernottare in barca e vivere esperienze dirette in mare. E’ un modo di fare ospitalità molto gradita, che favorisce una diversificazione e una integrazione del reddito dei pescatori, contribuendo a limitare lo sforzo di pesca”. Manzato auspica, dunque “che commissione e consiglio possano esaminare e portare in aula al più presto gli aggiornamenti, così da affrontare nel migliore dei modi la ormai prossima stagione turistica”.