Il Dipartimento delle Finanze ha introdotto, con una recente risoluzione, una disparità di trattamento tra fabbricati rurali strumentali in relazione all’aliquota IMU ad essi applicabile che Cia e Confagricoltura non condividono. Gli interrogativi relativi al trattamento dei fabbricati rurali strumentali avevano già spinto Cia e Confagricoltura a indirizzare una richiesta d’intervento ai ministri Grilli e Catania, per ottenere chiarimenti ufficiali e prevenire così possibili prese di posizione errate da parte delle amministrazioni comunali.
Precisazione – Lo stesso Dipartimento delle Finanze aveva precisato che le disposizioni della legge di stabilità in merito alla destinazione del gettito IMU non avrebbero modificato in alcun modo l’aliquota ridotta applicabile ai fabbricati rurali strumentali, avendo come unica conseguenza la destinazione di tale gettito allo Stato piuttosto che alle casse comunali.
Situazione grave – Quella attuale – proseguono Cia e Confagricoltura – è una situazione ulteriormente aggravata dalla totale indifferenza mostrata dal Governo nei confronti delle richieste del mondo agricolo, relative alla riduzione di un prelievo insostenibile. Cia e Confagricoltura chiedono al ministro dell’Economia e delle Finanze un intervento urgente, volto a fare chiarezza sull’applicazione della norma speciale che prevede la riduzione dell’aliquota fino allo 0,1% per tutti i fabbricati rurali strumentali, onde evitare ingiustificate discriminazioni.