Due bottiglie su tre di vino Orcia si vendono sul territorio. E’ il turismo, insieme alla qualità media raggiunta delle produzioni, a trainare il mercato del vino Orcia. Circa il 70% della produzione, infatti, viene venduto direttamente in azienda e attraverso la ristorazione locale. Sono gli eno-appassionati italiani (per oltre il 70%) ad acquistare il vino Orcia. Il restante 30% è suddiviso tra turisti europei e americani. Un segmento di vendita in continua espansione ma che ha ancora ampi margini di crescita. Lo sottolinea l’Osservatorio dell’Orcia Wine Festival, la mostra mercato dei vini Orcia in programma dal 25 al 28 aprile a San Quirico d’Orcia nelle sale di Palazzo Chigi.
Un territorio in cifre – Ad oggi la superficie dei vigneti iscritti all’albo della Doc Orcia è pari a 400 ettari (di cui 150 ha. rivendicati a Orcia); i produttori di vino Orcia attualmente sono oltre 60. Nel 2012 le bottiglie prodotte sono state 220.000, con una piccola quota parte venduta anche all’estero, Europa in primis, ma con piccole nicchie di vendita anche in Cina e Usa.
Identikit delle aziende – L’azienda tipo dell’Orcia ha una superficie media vitata di 5 ettari, con una produzione pari a 15 – 20mila bottiglie. Si tratta di aziende di piccole dimensioni a conduzione principalmente familiare. Il prezzo medio di una bottiglia può oscillare tra gli 8 e i 10 euro con punte fino a 40 euro.
Novità per il disciplinare – Importanti novità anche per quanto riguarda il disciplinare che punta ad un’ulteriore valorizzazione della territorialità. Il Sangiovese nella Riserva arriverà ad un minimo del 90% con una particolarità, la scelta di una lista positiva di 6 vitigni autoctoni che possono concorrere al restante 10 %, con i 30 mesi di invecchiamento, di cui 24 in legno e 6 in vetro. E’ prevista anche la tipologia “Rosato”, e una riserva rosso con la solita base ampelografica attuale, commercializzata dopo 24 mesi dalla vendemmia di cui 12 in affinamento in legno.
L’evento – Dal 25 al 28 aprile nelle sale di palazzo Chigi apre la quarta edizione dell’Orcia Wine Festival mostra-mercato con spazio a degustazioni tecniche guidate, banco d’assaggio di vini e prodotti tipici, oltre alla possibilità per gli eno-turisti di visitare direttamente le cantine. “L’Orcia Wine Festival – spiega l’Osservatorio – rappresenta una vetrina strategica per valorizzare ulteriormente le produzioni vitivinicole locali e avvicinarle ai consumatori e al mondo della ristorazione”. Durante la quattro giorni sanquirichese l’Onav, Organizzazione nazionale assaggiatori di vino presieduta da Giorgio Calabrese, ha scelto proprio San Quirico d’Orcia per svolgere il XXXI congresso nazionale e la convention dei delegati.