Il taglio dei tassi deciso oggi dalla Bce è una notizia positiva per le imprese. Ma è necessario che le banche riaprano i cordoni della borsa. Perché se il costo del denaro cala, ma non aumentano contemporaneamente i prestiti al comparto, la situazione rimarrà quella attuale. Che è di sofferenza estrema. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori. Il “credit crunch” in agricoltura infatti ha raggiunto livelli insostenibili negli ultimi dodici mesi -ricorda la Cia- con tre imprese su cinque che denunciano difficoltà enormi nell’accesso ai finanziamenti. Solo nel 2012 al settore primario sono stati “prestati” 613 milioni di euro in meno in termini assoluti rispetto all’anno precedente. Ma le imprese agricole -osserva la Cia- già pagano il conto della crisi, dell’Imu e dei maggiori obblighi fiscali, dell’aumento dei costi produttivi. Questo vuol dire che, se la stretta creditizia non si allenta, non solo le aziende saranno costrette a ridurre ancora investimenti e innovazione, ma faranno sempre più fatica a pagare salari e fornitori. Con il rischio concreto di uscire dal mercato.
Bce: taglio tassi è buona notizia, ma le banche devono ricominciare a erogare credito
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