I rappresentanti della Commissione, del Consiglio e del Parlamento europeo si incontreranno all’inizio di maggio per continuare i negoziati interistituzionali (triloghi) in merito alla definizione delle norme relative all’identificazione elettronica dei bovini. Parlamento e Consiglio sono in particolare ancora in disaccordo riguardo il periodo transitorio e le etichette per la clonazione. Nella proposta presentata nel 2011, la Commissione aveva optato per la continuazione dell’identificazione elettronica volontaria dei bovini. L’obbligatorietà dell’identificazione elettronica (volta a ridurre gli oneri burocratici in capo agli agricoltori e rendere i controlli più veloci e più accurati rispetto ai metodi tradizionali di indentificazione) potrebbe danneggiare i piccoli agricoltori, ponendoli dinanzi all’obbligo di procedere con i nuovi sistemi. Al contrario, gli Stati membri vorrebbero seguire l’esempio della Danimarca, dove è in vigore l’obbligatorietà dell’identificazione elettronica dei bovini, per farne quindi il sistema di identificazione a livello UE. Consiglio e Parlamento europeo non concordano sulla necessità di un periodo transitorio prima che il nuovo sistema diventi ufficiale. Il Consiglio è favorevole all’introduzione graduale del nuovo sistema per un periodo di 7 anni, mentre per il Parlamento ciò non sarebbe necessario. Una questione spinosa resta quella della clonazione animale: il Parlamento chiede una nuova etichettatura per le carni bovine derivanti da animali clonati (e prole di prima generazione), mentre Consiglio e Commissione non sono a ciò favorevoli, dovendo la questione essere regolata da una legislazione ad hoc. La Presidenza irlandese, infine, vorrebbe che si arrivasse ad un accordo in prima lettura prima della fine di giugno, ultimo mese di permanenza in carica.ne, ma faranno sempre più fatica a pagare salari e fornitori. Con il rischio concreto di uscire dal mercato.
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