A Montalcino presentazione delle più recenti scoperte scientifiche sui metodi per accertare la provenienza dell’uva da mettere al servizio dei consumatori e della prestigiosa DOCG montalcinese.
A confronto la strada intrapresa dal Consorzio insieme alla Fondazione Mach di San Michele all’Adige ed altri sistemi alternativi. Il Presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci: “la notorietà e l’autorevolezza raggiunte dal Brunello ci hanno spinti ad essere all’avanguardia a livello internazionale anche in tema di tracciabilità”. Appuntamento venerdì 24 maggio, a partire dalle 9 al Teatro degli Astrusi di Montalcino, con il convegno “Tracciabilità del Sangiovese a Montalcino: ricerche e sperimentazioni per l’identificazione dell’origine”, quando produttori, tecnici ed enologici s’incontreranno per discutere i risultati delle ricerche condotte dai team di esperti che hanno lavorato con il metodo del profilo antocianico, con quello degli isotopi stabili e mediante test del Dna.
Informazione pubblicitaria