Unanimità per l’approvazione al Senato della clausola di salvaguardia su gli Ogm. Soddisfazione anche del ministro De Girolamo che nelle settimane precedenti aveva richiesto a tutti i gruppi parlamentari un impegno collettivo e condiviso.
La mozione impegna il governo :
1- A adottare la clausola di salvaguardia prevista dall’articolo 23 della direttiva 2001/18/CE e/o ad adottare la misura cautelare di cui all’articolo 34 del regolamento (CE) n. 1829/2003, in base alla procedura prevista dall’art. 54 del regolamento (CE) n. 178/2002, a tutela della salute umana, dell’ambiente e del modello economico e sociale del settore agroalimentare italiano.
2- A rafforzare la già efficace opera di monitoraggio e controllo posta in essere con il coinvolgimento del Corpo forestale dello Stato, il quale da tempo effettua verifiche per evitare la contaminazione tra colture geneticamente modificate e non e per controllare l’eventuale presenza di sementi transgeniche non autorizzate.
3- A potenziare la ricerca scientifica pubblica in materia agricola e biologica e, in caso di OGM, in ambiente confinato di laboratorio.
«È davvero un segnale estremamente positivo che tutti i gruppi del Senato abbiano trovato convergenza su un tema importante come quello degli Organismi geneticamente modificati» . Sono commenti positivi quelli del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo che accompagnano l’approvazione dell’ ordine del giorno unitario sul tema degli OGM, che lo stesso ministro definisce «un tipo di agricoltura che non risponde alle esigenze e alle caratteristiche del nostro Paese, perché noi vinciamo solo puntando sulla qualità, la tipicità e sulla valorizzazione della nostra cultura».
Le organizzazioni di categoria – La clausola trova pareri favorevoli in larga parte dello scenario del mondo agricolo. La Coldiretti parla di un importante passo in avanti verso una maggiore tutela del nostro territorio e della qualità delle nostre produzioni e ribadisce che il tema degli organismi geneticamente modificati è rilevante non solo da un punto di vista economico. «Dopo il positivo pronunciamento del Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo ci aspettiamo ora che tale obiettivo sia condiviso anche dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a cui spetta per competenza l’avvio delle procedure» afferma infatti il presidente della Coldiretti Sergio Marini.
Anche la Cia, che ritiene questo provvedimento vitale per la tutela di un’agricoltura “diversificata e di qualità”, conferma che gli Ogm non sono necessari per lo sviluppo dell’agricoltura italiana , da sempre portavoce di principi di tipicità e biodiversità. La Cia, come prevede la stessa mozione, si dice poi favorevole a non bloccare la ricerca ma a inquadrarla in contesti ben precisi, “evitando che gli Ogm contaminino i nostri territori”.
Il sen. Dario Stefàno (Sel) – Commenti positivi arrivano anche da Dario Stefàno, senatore Sel e assessore alle risorse agroalimentari della Puglia. Stefàno si auspica che il governo si adoperi per l’attivazione della clausola e si esprime soddisfatto «per la specificazione di guardare con attenzione al tema della ricerca che, però, in tema di Ogm dovrà essere fatta solo in ambiente confinato e protetto».